L'opposizione con il sindaco: «Giusto chiedere il rinvio»

L'opposizione con il sindaco: «Giusto chiedere il rinvio»
IL DIBATTITOCORTINA Nel consiglio comunale di Cortina il gruppo di opposizione condivide la decisione di chiedere il rinvio dei Campionati del mondo di sci alpino e di...

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IL DIBATTITO
CORTINA Nel consiglio comunale di Cortina il gruppo di opposizione condivide la decisione di chiedere il rinvio dei Campionati del mondo di sci alpino e di posticiparli al marzo 2022: «Non vedo alternativa. E' l'unica strada da percorrere. Mi sembra una scelta opportuna, che è stata dettata da esigenze di sicurezza e dalla necessità di proporre questo grande evento con tutte le sue componenti, quindi anche con la presenza del pubblico», commenta Giorgio Da Rin, capogruppo di Cortina presente e futuro, che ha quattro esponenti in consiglio comunale.

TROPPE INCOGNITE
«Al momento non ci sono certezze su ciò che potrà accadere in futuro, nei prossimi mesi, nel febbraio del prossimo anno. In caso di recrudescenza della pandemia sarebbe troppo alto il rischio di fallimento di questa grande occasione, per Cortina e per l'Italia». Da Rin propone però anche altre riflessioni, sulle possibili conseguenze del rinvio: «Sono curioso di capire che cosa accadrà agli albergatori di Cortina: si erano impegnati per mettere a disposizione le loro stanze, di bloccarle a favore dell'organizzazione, nel febbraio 2021. Voglio sperare che adesso non debbano avere problemi, se non riusciranno a riempirle, per il prossimo inverno. Certi hotel avevano garantito un numero importante di posti letto. Vorrei sapere se qualcuno intende intervenire per tutelare questi operatori. E' una situazione da analizzare».
PASSATO DA ATLETA
Da Rin ha un importante trascorso di atleta; era poco più di ventenne quando ha partecipato ai Mondiali di curling, giocati in casa, sul ghiaccio dello stadio Olimpico di Cortina. Su questa vicenda, che pure è di carattere sportivo, egli trova anche lo spunto per altre analisi, di tipo politico e amministrativo: «Spero che adesso non escano le solite scuse, che non si usi l'emergenza sanitaria Covid -19 per giustificare la mancata realizzazione di talune opere previste per i Mondiali, oppure per motivare i ritardi nell'esecuzione dei lavori. Di tempo ce n'è stato a sufficienza, per fare ciò che serviva. Chiedo inoltre che non sia strumentalizzata politicamente anche questa situazione, come è accaduto altre volte».
L'AUSPICIO

Resta il fatto che un anno in più farebbe comodo all'organizzazione dell'evento iridato. Cantieri, promozione, un anno in più sotto i riflettori, ma andrebbe utilizzato in maniera costruttiva: «Se la Fis accorderà il rinvio al 2022, se ci sarà quindi più tempo, oltre un anno di più a disposizione ammonisce il consigliere comunale, che nel 2017 si era candidato a sindaco potrà essere uno stimolo ulteriore, per fare ancora meglio di quanto avremmo comunque fatto nel 2021».
M. Dib.
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Il Gazzettino