«Nessuna assenza dal posto di lavoro ma allontanamenti, senza l'autorizzazione del superiore, tra i 20 e i 60 minuti», è la giustificazione, rispondendo alle contestazioni di...
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Di altro parere l'avvocato Salvato: «Viste le contestazioni - ha precisato - il provvedimento disciplinare del licenziamento sembra spropositato». Non aggiunge altro, ma la linea sembra chiara. «Conosciuta la decisione del Comune - ha aggiunto - deciderà Michilin cosa fare». Ma il ricorso al giudice del lavoro sembra inevitabile. «La sanzione - puntualizza l'avvocato Salvato - dev'essere proporzionale ai comportamenti contestati». E viste le carte messe sul tavolo nell'incontro di ieri, il licenziamento appare del tutto immotivato e ingiustificato.
Il legale di Michilin ha qualche altro sassolino da togliersi dalle scarpe. Lo fa parlando in generale, ma affonda le mani nel caso particolare. «Nel diritto del lavoro - attacca - che fa riferimento al contratto nazionale della pubblica amministrazione (ma vale anche per i dipendenti regionali e comunali) sono utilizzabili precedenti retrodatati di 2 anni». I fatti 2012, tirati in ballo per analogia, non avrebbero alcun valore ai fini di un'ipotetica sanzione disciplinare.
E la denuncia per truffa? Si tratta di una questione penale che, da quanto riferisce l'avvocato Giorgio Germano Gargano che assiste Michilin, è arrivata all'iscrizione dell'operaio sul registro degli indagati. Nulla più.
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Il Gazzettino