L'omaggio di Gemona alle stelle dell'Olimpiade

L'omaggio di Gemona alle stelle dell'Olimpiade
«Siamo pronti ad accogliere i bambini segnati dal sisma del Centro...

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«Siamo pronti ad accogliere i bambini segnati dal sisma del Centro Italia e le loro famiglie, Gemona è e sarà sempre riconoscente per quello che ha ricevuto 40 anni fa e ci metteremo subito a disposizione per ospitarli nelle nostre terre». Nel giorno che doveva essere di festa per i medagliati olimpici Wayde Van Niekerk e Chiara Cainero, il sindaco della cittadina pedemontana Paolo Urbani ha voluto esordire con questo annuncio, seguito da un minuto di silenzio per le vittime del terremoto. Una cerimonia quella di ieri che è poi proseguita lungo il filo dell'orgoglio per aver «allevato» tra i campi d'atletica gemonesi la nuova stella sudafricana, omaggiata con il massimo riconoscimento, il Tallero d'argento, onorificenza che in mille anni di storia ha sempre varcato solo il sagrato del Duomo per la tradizione manifestazione epifanica, salvo quattro casi in particolare: il conferimento al commissario straordinario per il sisma del 1976, Giuseppe Zamberletti, e i capitani d'industria che hanno risollevato le genti friulane dall'Orcolàt, Pittini, Fantoni e Burgi. «Ora donandolo a Wayde vogliamo lanciare un messaggio forte - ha spiegato Urbani - Gemona in questo 40^ volta pagina e guarda al futuro, un futuro che i nostri giovani dovranno costruire con la tenacia e l'umiltà con le quali Wayde Van Niekerk ha trionfato a Rio». E in una serata partecipatissima da autorità, associazioni, cittadini Sportland, il progetto sportivo-economico-turistico del territorio, grazie al sostegno convinto di Regione FVG («è un toccasana per la nostra reputazione» ha dichiarato il vicepresidente Bolzonello), Provincia e sponsor privati, ha fissato ben chiari i suoi nuovi obiettivi: «lo lanciammo con Pistorius quando nessuno o pochi ci credevano - ha ricordato commosso Enzo Cainero - abbiamo rischiato di vederlo eclissare dopo i noti fatti di cronaca che hanno coinvolto Oscar, ma grazie alla determinazione delle associazioni locali che gli hanno dato gambe e al rapporto splendido con Peet Van Zyl, manager dell'atletica sudafricana, siamo riusciti a risollevarlo e rilanciarlo alla grande». E non è finita qui perché dalla fucina di talenti che crescono all'ombra del Quarnan non c'è solo Wayde, ma anche un certo Akani Simbine, altro velocità della nidiata, giunto quinto nella gara dei 100 metri di Rio, dietro Bolt e Gatlinàpronto per rubare loro la scena a Tokyo 2020.

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Il Gazzettino