«L'offerta di Intesa è ostile» I soci di Ubi alzano il prezzo

«L'offerta di Intesa è ostile» I soci di Ubi alzano il prezzo
LA SCALATAROMA Dopo la posizione dilatoria assunta dal cda di Ubi, da ieri è muro contro muro tra i soci stabili della banca di Bergamo e Intesa Sanpaolo sull'Ops lanciata...

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LA SCALATA
ROMA Dopo la posizione dilatoria assunta dal cda di Ubi, da ieri è muro contro muro tra i soci stabili della banca di Bergamo e Intesa Sanpaolo sull'Ops lanciata lunedì scorso. Non solo, ma se i grandi fondi, azionisti con il 55-58% dell'istituto guidato da Victor Massiah sarebbero favorevoli alla proposta di 1,7 azioni Intesa ogni azione Ubi valorizzata 4,254 euro, i tre gruppi di azionisti stabili e storici, animati dall'obiettivo di mantenere l'autonomia di Ubi sul territorio, oltre a opporsi potrebbero creare una diga per impedire che l'offerta raggiunga il 66,9% del capitale.

«Non so cosa il board deciderà, sono liberi di decidere quel che è meglio per gli azionisti» ha detto Carlo Messina ieri mattina parlando a Bloomberg. «Ci sono zero probabilità di aumentare il prezzo di offerta», in risposta alle indiscrezioni che come ultima istanza, i soci Ubi avrebbero potuto negoziare una modifica della struttura dell'offerta nella parte economica ma anche industriale. «Nelle mie attese questa operazione è completamente in linea con le aspettative del Supervisore, in Europa dobbiamo creare dei campioni che competano con i gruppi basati in Usa e Cina e la nostra è la prima mossa in Europa per creare un campione più forte. Altre operazioni seguiranno nei prossimi mesi», ha concluso Messina.
Sempre in mattinata si è riunito a Bergamo il Car, che è il patto di consultazione di Ubi sul 17,8% di cui fanno parte le fondazioni Cuneo, Monte Lombardia e famiglie lombarde. L'offerta di Intesa «così com'è è irricevibile», dice il presidente della Fondazione Cuneo, Giandomenico Genta, che in aprile scade e si sta giocando la riconferma in questa delicata partita. Mario Cera, avvocato milanese di rango, componente del direttivo del patto, ha evidenziato l'inadeguatezza dal punto di vista dei valori «economico patrimoniali». «C'è un patrimonio netto, basta vedere il bilancio», ha spiegato, facendo implicito riferimento al fatto che Intesa valorizza Ubi circa 0,6 volte il patrimonio netto. Il no di questo gruppo di soci a Intesa è anche legato alla volontà di tutelare il «personale» e i «territori».
PERSONALE DA TUTELARE

Bnp Paribas che stava studiando un'offerta con l'ausilio di una banca Usa, con un premio del 22% sui valori correnti, starebbe valutando di fare una proposta concorrente.
r. dim.
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Il Gazzettino