L'INTERVISTA BELLUNO Interrogazioni, comunicati stampa, incontri e missioni.

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L'INTERVISTABELLUNO Interrogazioni, comunicati stampa, incontri e missioni. Foto e soprattutto numeri: quelli delle presenze in Parlamento, dei Fondi Comuni di Confine, del Piano...

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L'INTERVISTA
BELLUNO Interrogazioni, comunicati stampa, incontri e missioni. Foto e soprattutto numeri: quelli delle presenze in Parlamento, dei Fondi Comuni di Confine, del Piano Cortina 2021. Il tutto contenuto in poco più di 400 pagine. È il rendiconto di fine mandato di Roger De Menech.

Il deputato del Partito Democratico l'ha presentato ieri pomeriggio a Ponte nelle Alpi, assieme al ministro dello sport, Luca Lotti. «Un passo alla volta siamo arrivati al temine di questa legislatura - dice De Menech -. Sono stati cinque anni di rara intensità, ma forse sarebbe meglio raccontarli in mesi, 58 e mezzo come usano gli amministratori. O in giorni: 1.782 come mi fanno notare a casa per rimarcare che quelli trascorsi con loro si riassumono in uno smunto numero a due cifre».
IL RESOCONTO
Due anni e mezzo fa (era estate), De Menech ha presentato il rendiconto di metà mandato. «I dati di quanto fatto nei primi trenta mesi - dice -. Sulla copertina c'era una bicicletta. Adesso ho cambiato sport: per i sessanta mesi di mandato, ho messo la corsa. Sono entrato in Parlamento in bici, esco correndo. Perché per il ciclismo serve tempo, mentre il tempo per una corsetta lo si trova sempre». Una corsetta in montagna, perché De Menech rimarca un concetto che ha sempre definito chiave: quello della montanità. «Abbiamo riportato al centro dell'azione di governo il tema della montagna, e quindi anche il tema di Belluno - dice l'ex sindaco di Ponte nelle Alpi -. Dati alla mano, abbiamo riportato una prospettiva alla nostra provincia. Ne parlerò con i sindaci e gli amministratori nelle prossime settimane. A tutti loro consegnerà una copia del rendiconto».
RICANDIDATURA CERTA

Impossibile, con un tomo da 400 pagine che parla di risultati raggiunti, pensare a Roger De Menech fuori dai giochi in vista del 4 marzo. Eppure, Luca Lotti butta là lo scherzo, da toscanaccio. «Visto che abbiamo il resoconto di fine mandato, ringraziamo Roger: non lo vedremo in lista, visto che ha fatto tutto quello che doveva fare». Risata generale, sorriso smorzato del deputato uscente. Poi Lotti si fa serio. «Il resoconto di Roger è in realtà una parte di quello che siamo riusciti a fare al governo. Lasciamo un Paese con più diritti e migliore di come l'abbiamo trovato. Farci belli dei risultati? Non serve: sono sotto gli occhi di tutti». Ma De Menech si ricandida sì o no? Il ministro va dritto al punto. La risposta è «sì». Secca. Dove si candida? «Lo scopriremo tra qualche giorno - dice Lotti -. Le liste si presentano tra domenica e lunedì prossimi. Spero che il partito attui il principio territoriale, il principio di chi ha lavorato e prodotto risultati concreti per il territorio. In direzione Pd, tra qualche giorno, affronteremo la questione e cercheremo di tenere ben fermo il principio territoriale». Quindi, De Menech sarà il candidato di punta del collegio bellunese. «Non vedrei nulla di diverso. Avrebbe poco senso candidare persone slegandole dai territori». Ricandidatura certa e resoconto di fine mandato accompagneranno De Menech in giro per la provincia, nelle prossime settimane. Sarà un vero e proprio tour elettorale, durante il quale il candidato illustrerà le 400 pagine dei cinque anni a Montecitorio. Le prime date sono già fissate.
Damiano Tormen
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Il Gazzettino