L'INTERVENTO SAONARA Casalinga e dipendente di banca arrotondano come escort.

L'INTERVENTO SAONARA Casalinga e dipendente di banca arrotondano come escort.
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L'INTERVENTO
SAONARA Casalinga e dipendente di banca arrotondano come escort. Centocinquanta euro a prestazione, 3-4 clienti al giorno, 5 giorni alla settimana: arrivavano a guadagnare anche 10-12mila euro al mese. I carabinieri hanno scoperto e sequestrato una casa squillo, solo per clienti selezionati, a Villatora di Saonara, in via Vivai 25, al piano terra di un'elegante palazzina.

IL GIRO D'AFFARI
All'interno dell'appartamento, da ormai un anno, si prostituivano due belle donne, rispettivamente di 43 e 42 anni, residenti nel padovano. Il loro identikit rappresenta un tuffo nel passato, quando il mondo del meretricio era quasi esclusivamente in mano a ragazze italiane. La più giovane è una casalinga mentre la 43enne è una dipendente di banca, sposata e con figli. Completamente all'oscuro della doppia vita delle mogli, ovviamente, i consorti e il resto della famiglia. Ma cosa può portare due donne nel pieno della loro maturità a prostituirsi? Nel caso specifico non ci sono storie di sfruttamento né di povertà alle spalle. A fare la differenza sono essenzialmente i soldi. Tanti soldi se si pensa che la parcella per trascorrere un'ora in compagnia nell'alcova di Villatora era di 150 euro.
La zona tranquilla, l'orario di lavoro diurno - dalle 8 alle 20, poi le escort tornavano a casa - garantivano massima riservatezza sia per le meretrici che per i clienti.
PRIMI SEGNALI D'ALLARME
Alla lunga, però, qualche residente ha iniziato a insospettirsi. La soffiata è arrivata ai carabinieri della Compagnia di Piove di Sacco, del capitano Enrico Zampolli, che hanno iniziato un'attività d'indagine per andare a fondo alla vicenda. Sono stati identificati numerosi clienti, tutti senza precedenti, con un lavoro e una famiglia a casa, che candidamente hanno ammesso ai militari di aver trovato l'amante ideale per una breve pausa di relax lontano da occhi indiscreti. Non appena i carabinieri di Legnaro hanno capito che si trovavano di fronte ad una casa squillo, l'altro giorno hanno deciso di fare irruzione.
SCENE HARD

Quando sono entrati hanno beccato in atteggiamenti intimi un operaio del posto, di 54 anni, e l'impiegata di banca. La prostituta è stata subito collaborativa e ha riferito di aver preso in affitto l'appartamento da D.O. quarantottenne imprenditore di Albignasego. Ha anche detto che doveva versargli un affitto fittizio di duemila euro al mese. Il proseguo delle indagini ha appunto permesso di scoprire che ad orari diversi nell'alcova si prostituiva anche un'altra donna di 42 anni. Quest'ultima pagava l'appartamento 120 euro al giorno. Il resto era netto che poteva incassare per sé. Dal racconto è poi emerso che l'imprenditore aveva l'incarico di tenere la casa pulita ed accogliente. Insomma, spettava a lui l'onere di procurare lenzuola pulite, arredare la casa con incensi ed altre profumazioni e tenere sempre fornito l'angolo bar. Con tutti gli elementi in mano i carabinieri di Legnaro, sotto la supervisione della Compagnia di Piove di Sacco, hanno denunciato il 48enne per favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione e posto i sigilli all'immobile. Messa al corrente dell'attività, l'autorità giudiziaria ha avvallato il lavoro dell'Arma ed ha emesso il sequestro preventivo dell'alcova.
Cesare Arcolini
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Il Gazzettino