L'inquinamento da radon minaccia alcuni siti cittadini. Da un'indagine recentemente conclusa dagli studenti del liceo scientifico Marconi e finanziata dal Comune, che ha indicato...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Tanto che il radon è considerato la seconda causa del tumore al polmone dopo il fumo di sigaretta. In Veneto la presenza di radon all'interno degli edifici è dovuta principalmente al sottosuolo, e solo in modo marginale ai materiali da costruzione e all'acqua. L'indagine è stata condotta nei mesi primaverili del 2015 dagli studenti di 5C con la supervisione del professor Flavio Silvestrin. Era finalizzata, secondo l'obiettivo del Comune, a «controllare la salubrità dei siti indicati e sensibilizzare l'opinione pubblica riguardo ai rischi correlati».
Nove i siti monitorati, oltre alla ludoteca, la biblioteca con 207 Bq/mq, il municipio con 110 Bq/mq, la Zoppas Arena con 165, gli uffici di piazzale Beccaria con 166, il comando di polizia locale con 56, palazzo Sarcinelli con 62, la scuola musicale Benvenuti con 289 e il Dina Orsi con 123. I ragazzi hanno poi eseguito rilevazioni anche in alcune abitazioni trovando valori sino a 4 volte sopra il limite massimo. «Si tratta di un primo monitoraggio - spiega Stefano Da Ros, dirigente scolastico del Marconi -, visto che alcuni valori superano la soglia, in accordo con il Comune è stato deciso di eseguire altre rilevazioni nel periodo invernale». La normativa si esprime infatti sul radon in termini di concentrazione media annua. «L'ufficio tecnico ha visionato l'indagine degli studenti - afferma l'assessore all'ambiente Claudio Toppan - e abbiamo già disposto ulteriori verifiche». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino