L'INNOVAZIONE CASTELFRANCO Si fanno strada importanti novità per l'ospedale

L'INNOVAZIONE CASTELFRANCO Si fanno strada importanti novità per l'ospedale
L'INNOVAZIONECASTELFRANCO Si fanno strada importanti novità per l'ospedale di Castelfranco. I bunker di radioterapia saranno dotati di acceleratori con risonanza di ultima...

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L'INNOVAZIONE
CASTELFRANCO Si fanno strada importanti novità per l'ospedale di Castelfranco. I bunker di radioterapia saranno dotati di acceleratori con risonanza di ultima generazione che renderanno il polo castellano ancor più all'avanguardia. «Si punta all'eccellenza evidenza il direttore dello Iov, Giorgio Roberti il procedimento per Radioterapia è stato avviato, abbiamo ricevuto la disponibilità anche dall'area Usl di Treviso. Con i tecnici sto determinando quali siano i fabbisogni dello Iov. Stiamo pensando ad attrezzature di altissimo livello». Sembrerebbe quindi che Radioterapia a Castelfranco abbia tutte le carte in regola per conformarsi tra le eccellenze del territorio.

LE CARATTERISTICHE
«Rispetto ai bunker di Schiavonia attivati lo scorso luglio, quelli di Castelfranco saranno più grandi sottolinea Roberti e vedranno l'aggiunta di macchine di altissimo livello. Nel momento in cui avremo le dimensioni dei bunker e il costo esatto delle attrezzature necessarie presenteremo alla Regione la quantificazione che andrà ben oltre ai 5 milioni previsti». Questione di giorni, evidenza Roberti, l'invio all'azienda 2 delle dimensioni dello spazio a disposizione per i bunker. A questo seguirà una risposta con la disponibilità concreta al trasferimento del diritto di superficie: «Nel momento in cui abbiamo questa risposta manderò la quantificazione dei costi facendo riferimento alle previsioni delle schede regionali e mi aspetto che ci siano i finanziamenti sia per i lavori di creazione dei bunker che richiederanno cifre importanti, sia per le attrezzature. Nel momento in cui avremo l'autorizzazione al trasferimento e il relativo finanziamento, inizieremo i lavori».
IL POTENZIAMENTO
Al momento sono in corso verifiche tecniche rispetto alle attrezzature e ai relativi costi: «Stiamo pensando ad un potenziamento rispetto a quanto era stato previsto nel 2017. Si tratta di un miglioramento a vantaggio non solo dell'ospedale di Castelfranco, è un potenziamento a livello nazionale. Dovrebbe diventare un'eccellenza universitaria». Si andrà oltre quindi al progetto concretizzatosi a Schiavonia che vede la presenza di quattro bunker, due dei quali dismessi e gli altri realmente utilizzati equipaggiati di attrezzature standard. A Castelfranco invece, secondo le aspettative, i bunker dovrebbero essere due attrezzati con le ultime e migliori tecnologie, ancora in dubbio l'aspetto economico. «Nel caso in cui l'attrezzatura di alta qualità per i costi onerosi non venga approvata aggiusteremo il tiro ma io mi sento di proporre il meglio».
LE REAZIONI

Non troppo contento però del confronto avvenuto l'altra sera in consiglio comunale, il capogruppo del Pd a Castelfranco Sebastiano Sartoretto: «È stato molto deludente perché non ci sono state date certezze sulle tempistiche. Ho insistito sul fatto che è necessario attuare una tecnica politica diversa da quella del sindaco Stefano Marcon, che dice che va sempre tutto bene». Presente in Consiglio anche il direttore Usl 2 Francesco Benazzi che ha parlato di un quadro complesso che trova voce in particolare nella carenza di medici. «Ai bandi non si presenta più nessuno evidenza il consigliere Claudio Beltramello, del Pd Il clima all'interno dell'ospedale non è facile, il personale si sveglia la mattina chiedendosi se avrà ancora un posto di lavoro». Concorsi che non sono più un polo attrattivo tanto che Benazzi evidenza una carenza di professionisti: «Sono stati fatti diversi avvisi, parecchi concorsi e richieste per turn over. Il problema è la carenza di certe specialità e questo si riversa in tutti i poli sanitari. A Castelfranco faremo in modo di creare un'offerta ambulatoriale doppia usando le prestazioni aggiuntive e i medici che assumeremo anche per lo Iov per garantire servizi ai cittadini».
Lucia Russo
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Il Gazzettino