L'INIZIATIVA TREVISO (mic.miri) Una maglietta contro il razzismo. La squadra

L'INIZIATIVA TREVISO (mic.miri) Una maglietta contro il razzismo. La squadra
L'INIZIATIVATREVISO (mic.miri) Una maglietta contro il razzismo. La squadra dei Giovanissimi del Treviso vuole lanciare un messaggio forte per i fatti accaduti domenica mattina a...

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L'INIZIATIVA
TREVISO (mic.miri) Una maglietta contro il razzismo. La squadra dei Giovanissimi del Treviso vuole lanciare un messaggio forte per i fatti accaduti domenica mattina a Silea nel corso della partita contro la Miranese. Nel prossimo turno di campionato, domenica 31, prima della partita che la squadra giocherà sul campo dello Zero Branco, i ragazzi biancocelesti indosseranno una maglietta per richiamare l'attenzione su questo drammatico e diffusissimo problema. «Sono stati gli stessi genitori ad aver proposto l'iniziativa. Anzi, si tasseranno per pagare il costo delle magliette. Così ogni ragazzo indosserà la maglia con la scritta contro il razzismo, una iniziativa che fa onore alla squadra e ai meravigliosi genitori che la seguono» afferma Alessandro Guerrino Femio, allenatore dei Giovanissimi. «Vogliano lanciare un messaggio forte anche da educatori. Il mestiere dell'allenatore è importante ma forse secondario rispetto al ruolo che abbiamo nel costruire la sensibilità dei ragazzini su queste tematiche. Quindi sosteniamo in pieno l'iniziativa».

SCELTA CONDIVISA
E non saranno solo i Giovanissimi a presentarsi in campo con le magliette No razzismo. Il discorso è molto trasversale e riguarda atleti, dirigenti e pubblico a tutti i livelli, soprattutto nel calcio, ma anche in altri sport e in altri àmbiti. Così il messaggio non resterà fine a se stesso, non si esaurirà nella dimostrazione di una sola squadra e di un gruppetto pur agguerrito di genitori. In segno di solidarità le stesse magliette verranno indossate anche dalla squadra degli Allievi Under 17 che partecipa al campionato regionale Elite. «Le due squadre vogliono far capire che i ragazzi in campo devono scendere per divertirsi, non per sentirsi offesi e umiliati come è avvenuto domenica per gran parte del match» afferma Andrea Campolattano che oltre ad allenare la formazione Allievi (e la prima squadra) è il responsabile tecnico del settore giovanile del Treviso Calcio. Tra l'altro, mentre i Giovanissimi giocheranno a Zero Branco, gli Allievi saranno forzatamente schierati in trasferta perchè contro il Don Bosco San Donà sono costretti a giocare sul campo del Gazzera Chirignago non avendo un rettangolo di gioco disponibile a Treviso e dintorni per le note vicissitudini societarie.
LA MAIL

Nel frattempo Campolattano, visto il suo ruolo, ha informato del caso anche il presidente del comitato Veneto della Federcalcio Giuseppe Ruzza, e il settore giovanile e scolastico in modo che i fatti accaduti non passino sotto silenzio. Nella lettera ha chiesto maggior rispetto, indipendentemente dal fatto che l'arbitro abbia sentito o meno le offese dei protagonisti. L'episodio in sè è grave perchè non parte dal pubblico ma dagli stessi minorenni che condividono i campi da calcio con i loro coetanei. Campolattano lo sa ed ha agito di conseguenza. La Figc in assenza i un referto arbitrale dettagliato difficilmente potrà prendere provvedimenti, ma intanto è informata, dettaglio non trascurabile. E quando sarà il momento di tirare le somme avrà un elemento in più, eventualmente, per intervenire anche presso le società catechizzandole contro questi episodi di malcostume che fanno male a tutto il movimento.
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Il Gazzettino