L'INIZIATIVA ROVIGO Rovigo vede la nascita di un nuovo movimento, non civico,

L'INIZIATIVA ROVIGO Rovigo vede la nascita di un nuovo movimento, non civico,
L'INIZIATIVAROVIGO Rovigo vede la nascita di un nuovo movimento, non civico, ma civile. Ad aprire questo nuovo progetto politico è Federico Saccardin, ex presidente della...

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L'INIZIATIVA
ROVIGO Rovigo vede la nascita di un nuovo movimento, non civico, ma civile. Ad aprire questo nuovo progetto politico è Federico Saccardin, ex presidente della Provincia e attualmente presidente dell'assemblea del capoluogo del Partito Democratico. Ritirato ormai da anni da ruoli istituzionali e di politica attiva, Saccardin ha voluto radunare persone di qualsiasi estrazione politica per costruire qualcosa di effettivamente diverso. Un tentativo che, al suo primo appuntamento di ieri pomeriggio all'Hotel Regina Margherita, pare abbia funzionato, visto che nella sala hanno fatto la loro comparsa esponenti dell'associazionismo, della società civile e anche della politica come i consiglieri comunali Francesco Gennaro (M5S) e Matteo Masin (Coscienza Civica), Ivaldo Vernelli (ex M5S da qualche settimana), Giorgia Businaro (Pd). Ma anche Vani Borsetto (Mdp Art.1), Diego Crivellari (ex deputato PD), Francesco Milan (gruppo Bachelet) e molti altri. Un progetto che Saccardin spiega di non volere etichettare come civico o politico, perché «la gente è stufa della politica e vuole prima vedere cosa si sa e si vuole fare. L'obiettivo è affrontare in maniera profonda l'attuale situazione politico amministrativa della città in modo concreto continua Saccardin , guardando alla gestione della città e con prospettive di crescita della società. Credo vi sia la necessità di recuperare uno spirito di coesione, di collaborazione e di aggregazione per vedere se si riesce a dare vita a un movimento in cui non si parli di candidati ma di programma per uscire da una situazione di stallo che si registra a Rovigo da alcuni anni».

PROGRAMMA CONDIVISO

L'idea lanciata dall'ex presidente provinciale, e da chi è intervenuto dopo la sua introduzione, è aggregare le diverse esperienze per la condivisione di un programma il più ampio possibile senza etichette politiche «perché la gente senta che c'è una alternativa vera, che un voto non vale l'altro» usando le parole di Milan. Persone di qualsiasi estrazione politica, che siano alla ricerca di un cambiamento rispetto a quello che finora Rovigo ha visto transitare all'ombra di Palazzo Nodari. Un forum dei cittadini, come ribattezzato in conclusione di serata, che però sia composto da persone che hanno a cuore la città senza personalismi. Un monito rivolto, nemmeno troppo velatamente, a politici già presenti da anni sulla scena e che l'intera assemblea chiede che non si imponga con i risultati che finora hanno dato alla comunità. Un ricambio, quello richiesto da questo nuovo progetto civile, non tanto generazionale, ma che porti alla luce le persone che condividono idee che da qui in avanti saranno messe insieme, spinte da un desiderio di cambiamento.
A.Luc.
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Il Gazzettino