L'INIZIATIVA PADOVA Città blindata ieri sera per l'annunciata manifestazione

L'INIZIATIVA PADOVA Città blindata ieri sera per l'annunciata manifestazione
L'INIZIATIVAPADOVA Città blindata ieri sera per l'annunciata manifestazione organizzata da Casa Pound, Forza Nuova e gruppi di estrema destra per commemorare i due militanti del...

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L'INIZIATIVA
PADOVA Città blindata ieri sera per l'annunciata manifestazione organizzata da Casa Pound, Forza Nuova e gruppi di estrema destra per commemorare i due militanti del Movimento Sociale Italiano, Giuseppe Mazzola e Graziano Giralucci, assassinati il 17 giugno di 44 anni fa dalle Brigate Rosse.

Le Forze dell'Ordine si sono schierate in piazza Insurrezione e lungo il percorso del corteo che si è concluso in via Zabarella davanti alla targa che ricorda i due militanti uccisi. In circa 200 hanno risposto al volantino che invitava i padovani a ricordare i due concittadini. L'appuntamento era fissato per le ore 19 in piazza Insurrezione da dove, dopo circa mezz'ora è partita la camminata commemorativa. Il corteo in silenzio, dietro un grande striscione che portava la scritta Mazzola e Giralucci nel cuore dei padovani, si è avviato verso piazza Garibaldi per poi transitare sul Liston di fronte al municipio e avviarsi, attraversando riviera Ponti Romani, verso via Zabarella dove il corteo si è bloccato davanti alla targa.
I manifestanti si sono schierati, sempre in silenzio, davanti allo stabile al civico 24 di via Zabarella, dove è apposta la targa ricordo e dove, all'epoca, si trovava la sede dell'Msi. Una giovane ha deposto un mazzo di fiori sotto la targa, poi uno degli organizzatori ha declamato ad alta voci i nome di Mazzola e Giralucci, richiamo al quale i presenti hanno risposto presente a braccio teso. Il corteo si è quindi sciolto sempre nel silenzio.
Una commemorazione che aveva destato qualche preoccupazione in tema di ordine pubblico ma che si è invece svolta in grande tranquillità. L'assassinio di Mazzola, un ex carabiniere in pensione sessantenne, e di Giralucci, un trentenne rugbysta e fondatore del Cus Padova, fu il primo omicidio effettuato e rivendicato dalle Brigate Rosse che un paio di mesi prima avevano rapito il Procuratore Mario Sossi dando il via a quelli che vennero definiti anni di piombo.
Luisa Morbiato
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Il Gazzettino