L'INCONTRO PIEVE DI CADORE Lorraine Berton, presidente di Confindustria Belluno

L'INCONTRO PIEVE DI CADORE Lorraine Berton, presidente di Confindustria Belluno
L'INCONTROPIEVE DI CADORE Lorraine Berton, presidente di Confindustria Belluno Dolomiti, protagonista della serata Donne prime, non prime donne che il comune di Pieve ha...

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L'INCONTRO
PIEVE DI CADORE Lorraine Berton, presidente di Confindustria Belluno Dolomiti, protagonista della serata Donne prime, non prime donne che il comune di Pieve ha organizzato in un ciclo di cinque incontri che hanno proposto riflessioni e confronti in vista della Festa della Donna. Intervistata da Laura Zandonella, vice sindaco e curatrice del Museo dell'Occhiale, non si è negata a nessuna domanda e non si è offesa alla definizione donna con le palle. Ad offenderla sono altre affermazioni come quelle di quattro colleghi imprenditori che, saputo dell'imminente incarico alla guida degli industriali bellunesi, le hanno chiesto «ma ce la farai a fare tutto?». E la risposta non poteva che essere: «Io facevo tutto già prima. Ho trovato questa domanda offensiva, domanda che non avrebbero mai rivolto ai miei predecessori maschi».

PUNTI DI VISTA
Lorraine Berton ha raccontato le sue vite: quella privata, la vita d'impresa e quella associativa: «Una donna deve sempre dimostrare di più e deve combattere, questo è vero, ma non dimentico di essere stata eletta, per la maggior parte, da uomini che hanno la mia stima. Al momento dell'elezione ho pensato a mia figlia e al suo futuro: davvero le cose stanno cambiando, soprattutto per quelle più tenaci. Le più fragili, invece, vanno ancora aiutate». E le più fragili sono oggetto di molestie e violenze. «Quando ti innamori diventi più fragile -ha detto- le donne devono chiedere aiuto, le invito ad allontanarsi prima senza accettare quei comportamenti che sono indici di quello che potrà succedere. Nessuno sconto: la violenza va allontanata fin dai primi segnali». Il fattore, oltre che educativo, è anche politico: «Il fatto che si parli, in questi giorni, di delitto d'onore in Italia e che non vi sia una presa di posizione netta di tutti i politici è abominevole. Sono sconcertata». Un appello alle mamme moderne perché si diano una calmata e lascino che i figli crescano anche con altri, in una famiglia allargata senza imporre troppo, «non devono fare tutto nei primi cinque anni». E' fondamentale il ruolo delle madri nell'educazione verso la non violenza: «Il rispetto per la diversità passa attraverso l'educazione dei figli. Se parliamo di donne, diventa imprescindibile educare i figli maschi a un linguaggio corretto. Più in generale le persone devono esprimersi indipendentemente dal genere, dall'orientamento sessuale e da qualsiasi diversità. Purtroppo vedo che chi ci governa spesso non ha questa visione. Talvolta temo che si stia arretrando non solo sul terreno economico ma anche su quello civile» ha detto Berton.
PIÙ SPAZIO
Quanto al ruolo della donne nel mondo del lavoro: «Nell'impresa la donna ha fatto e fa la differenza, per questo Confindustria Belluno Dolomiti sta monitorando l'imprenditoria femminile e giovanile in provincia. Vogliamo arrivare a un identikit preciso del fenomeno: spesso le donne lavorano nell'ombra. Vogliamo dare a tutte il loro spazio in modo che ciascuna si prenda la responsabilità del proprio ruolo e possa avere un suo percorso di crescita, anche con precisi interventi formativi. Il Bellunese si è sempre contraddistinto per l'alta percentuale di manodopera femminile: di circa 12 mila lavoratori nell'occhiale, oltre il 60% è donna».
IL RICORDO

Per spiegare la sua grinta, la sua determinazione ha ricordando le origini: «Assomiglio a mia nonna che da Candide andava a piedi a Conegliano per barattare, commerciare per portare a casa il cibo ai sei figli lasciati alla suocera: mia nonna era imprenditrice. La tenacia è nel dna delle donne di questa terra, ma bisogna acquisire consapevolezza. Sarà un valore aggiunto non solo per le imprese ma per l'intera comunità». Ed infine i giovani e lo spopolamento: «Ai ragazzi dico: fate esperienza fuori ma abbiate amore per la vostra terra e tornate. Agli amministratori dico: create le opportunità per farli tornare». In ultima battuta, il presidente di Confindustria Belluno Dolomiti si è augurata un ritorno ad un «sano femminismo, senza dimenticare che ci sono anche tanti gentiluomini, il 99% di quelli che ho incontrato».
Giuditta Bolzonello
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Il Gazzettino