L'INCONTRO PADOVA Al via ieri mattina alla sala pubblica del centro La Corte

L'INCONTRO PADOVA Al via ieri mattina alla sala pubblica del centro La Corte
L'INCONTROPADOVA Al via ieri mattina alla sala pubblica del centro La Corte di Mortise i lavori degli otto Tavoli della rete contro il razzismo per l'inclusione sociale per...

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L'INCONTRO
PADOVA Al via ieri mattina alla sala pubblica del centro La Corte di Mortise i lavori degli otto Tavoli della rete contro il razzismo per l'inclusione sociale per combattere il Decreto Sicurezza del ministro Salvini. Circa 150 i partecipanti tra i quali rappresentanti di associazioni, singoli volontari e i consiglieri comunali Daniela Ruffini, Roberto Marinello e Stefano Ferro di Coalizioni Civica, il segretario regionale di Rifondazione Comunista Paolo Benvegnù e quello provinciale Giuseppe Palomba, sindacalisti come Stefano Pieretti di Adl Cobas.

I tavoli hanno analizzato diversi aspetti, tra questi il lavoro, la casa, l'accoglienza, il supporto legale, il diritto alla salute ma anche allo sport non discriminatorio. L'appuntamento è stato organizzata da Open Your Border e altre 22 associazioni non solo di sinistra ma anche cattoliche. «Abbiamo l'adesione di professionisti come l'avvocato immigrazionista Marco Paggi e di diversi medici - spiega Marco Sirotti di Open Your Border - I tavoli hanno raccolto idee e proposte sui diversi temi, discussi nell'assemblea plenaria del pomeriggio. Stiamo anche organizzando una manifestazione per il mese di marzo e intendiamo richiedere all'ufficio Anagrafe l'iscrizione di persone non inserite nell'accoglienza. Cosa che se sarà rifiutata farà partire i ricorsi». «Fra 18 mesi vedremo il massimo del danno provocato dal Decreto Sicurezza con moltissime persone per strada - sottolinea Ferro - In questo periodo vogliamo lavorare affinché l'amministrazione regolarizzi e potenzi tutte quelle strutture che in città accolgono e sono di supporto a chi è irregolare, pensiamo ad esempio ai centri sociali o a Quadrato Meticcio».
Tavoli al lavoro a Mortise e Forza Nuova a manifestare in piazza Garibaldi e di fronte al municipio con un secco no ai Tavoli pro invasione chiedendo a gran voce le «dimissioni del sindaco per poter ridare un governo democratico alla città». «Invitiamo Giunta e consiglieri di Coalizione Civica a fare i disobbedienti da privati cittadini. Il sindaco e il questore Fassari adottano, per l'ennesima volta, due pesi e due misure riguardo la concessione dell'agibilità politica a Padova, concedono al Pedro e a svariate associazioni a loro riconducibili, la sala comunale a Mortise per lo svolgimento di attività chiaramente eversive - dice il coordinatore provinciale Luca Leardini - In quelle sedi si parla di pianificare percorsi di disobbedienza al Decreto Sicurezza e si preparano manifestazioni di piazza non autorizzate. Di contro, a Forza Nuova viene impedito il legittimo diritto di manifestare a Mortise contro questa scellerata decisione, confinando in piazza Garibaldi a Padova il nostro sit in».

Luisa Morbiato
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Il Gazzettino