L'INCHIESTA BELLUNO Non decolla ancora il processo alla maestra della scuola

L'INCHIESTA BELLUNO Non decolla ancora il processo alla maestra della scuola
L'INCHIESTABELLUNO Non decolla ancora il processo alla maestra della scuola materna di Belluno finita alla sbarra per maltrattamenti ai suoi piccoli alunni. Ieri mattina si...

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L'INCHIESTA
BELLUNO Non decolla ancora il processo alla maestra della scuola materna di Belluno finita alla sbarra per maltrattamenti ai suoi piccoli alunni. Ieri mattina si attendeva l'apertura con l'ammissione dei testi e prove e la fissazione delle date per le prime deposizioni. In realtà per una questione tecnica tutto è stato rinviato all'11 dicembre.

M.F.L., 44enne che abita nel Feltrino, è imputata di maltrattamenti a sei piccoli alunni: è difesa dagli avvocati Mauro Gasperin e Sonia Sommacal (ieri sostituita dalla collega Monica Barzon). Solo 2 le parti offese costituite nel processo con gli avvocati Daniele Tormen e Sandra Constantini, per vedere risarciti i danni patiti. Una delle due parti ha già chiamato in causa, come responsabile civile per l'eventuale risarcimento, anche il Ministero dell'Istruzione (avvocato Flavio Bonora). Ebbene ieri mattina anche la seconda parte ha chiamato in causa il Ministero: era ancora nei termini e è stata ammessa, ma è stato necessario un rinvio tecnico per il tempo delle notifiche. Così si torna in aula a dicembre.
I fatti contestati alla maestra riguardano 5 mesi, da settembre 2015 a gennaio 2016. Sono stati ricostruiti diversi episodi: ceffoni, strattonamenti, tirate di capelli, urla e sgridate a voce alta ai piccoli alunni. Il caso era emerso dall'evidente ansia dei piccoli che in molti casi si rifiutavano di entrare a scuola se c'era in classe quella maestra (della quale non viene riportato il nome al fine di tutelare l'identità delle vittime ndr). Tutto era iniziato quando a novembre 2015 uno dei bambini era tornato a casa raccontando: «La maestra mi ha fatto male, mi ha dato un pugno».
L'insegnante venne allontanata dai bimbi (non con misura disposta dal Tribunale) solo perché ha iniziato a svolgere altra attività didattica. Per lei non c'è stata alcuna sanzione e nessuna conseguenza perché ovviamente si attende l'eventuale giudizio e la sentenza definitiva.
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Il Gazzettino