L'IMPRESA DI ALESSIO Dal Veneto alla Puglia, da Onara di Tombolo a San Giovanni

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L'IMPRESA DI ALESSIODal Veneto alla Puglia, da Onara di Tombolo a San Giovanni Rotondo, percorrendo in bicicletta 768 chilometri, portando a termine una promessa che aveva fatto a...

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L'IMPRESA DI ALESSIO
Dal Veneto alla Puglia, da Onara di Tombolo a San Giovanni Rotondo, percorrendo in bicicletta 768 chilometri, portando a termine una promessa che aveva fatto a se stesso e ad un amico di pedalate che purtroppo non c'è più. Questa è l'ultima impresa in ordine di tempo che vede protagonista Alessio Berti, classe 67, provetto ciclista amatoriale con tante esperienze in manifestazioni tra cui le classiche del nord Europa e tante ciclostoriche, nonchè organizzatore della Via dei Carraresi che si svolge a Cittadella (rinviata per il covid al 2021), ma anche podista e promotore di eventi sportivi e misto-teatrali, di video a carattere storico. Uno che lo sport lo vive per amore sincero di farlo, non per raggiungere record. Ne estrae i valori più puri e veri. E con questo fine ha portato a termine la recente trasferta con obiettivi spirituali. «Un semplice viaggio di ideali e sentimenti» lo ha definito Berti.

Eccolo allora domenica 14 giugno, con le lancette dell'orologio a segnare le 5 del mattino, partire dalla sua abitazione di Onara, diretto alla Basilica di Sant'Antonio a Padova all'indomani della celebrazione patronale. Un passaggio a segnare una sorta di gemellaggio viaggiante con San Pio da Pietrelcina, sua meta finale, per una preghiera di buon auspicio e assistenza per il lungo itinarario di quasi 800 chilometri dal Veneto alla Puglia.
Il motivo ispiratore della lunga pedalata da Nord a Sud dell'Italia è rappresentato da quanto accaduto 27 anni fa. Berti aveva programmato assieme all'amico Denis Toniolo questa particolare trasferta. A Riccione Berti venne investito da un furgone dovendo rinunciare alla meta finale. Il caro amico Denis è poi scomparso nel 2004. A lui Alessio aveva promesso che avrebbe portato a compimento quel viaggio, in suo onore e quale attestazione di un'amicizia indelebile. Così è stato.
Prima tappa la Onara-Riccione sulla riviera romagnola fino al punto dove Berti ebbe l'incidente che lo bloccò. A Rimini Berti è stato raggiunto da Sergio Antonacci di Colle Val d'Elsa (Siena) e dal dottor Gabrio Spapperi di Caprese Michelangelo (Arezzo), proseguendo la pedalata in terzetto, tutti con biciclette datate: Alan anni 70 e Lygie anni 50 e poi 20 chili di bagaglio al seguito. Seconda tappa Rimini-Ancona, terza Ancona Giulianova (Teramo), quarta Giulianova-Termoli (Campobasso), quinta Termoli-San Giovanni Rotondo (Foggia) e conclusione al Santuario di Padre Pio.
Esauditi il desiderio atteso per quasi trent'anni e la promessa fatta all'amico, Alessio Berti, grande appassionato di molteplici sport, presenza fissa in tribuna allo stadio Tombolato a tifare Cittadella e al palasport di San Martino di Lupari per supportare le Lupe Basket, non si ferma certo qui. Adesso che il lockdown è terminato continuerà stare in sella per programmare molte altre iniziative. C'è ancora da percorrere tanta strada quanto vuole.

Michelangelo Cecchetto
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Il Gazzettino