«L'immigrazione clandestina è un problema che ci affligge»

«L'immigrazione clandestina è un problema che ci affligge»
(M.A.) Il tema dell'immigrazione è stato centrale anche nel discorso del questore Gianfranco Bernabei di ieri mattina, durante la festa per il 163. anniversario della polizia....

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(M.A.) Il tema dell'immigrazione è stato centrale anche nel discorso del questore Gianfranco Bernabei di ieri mattina, durante la festa per il 163. anniversario della polizia. L'appuntamento istituzionale si è celebrato al Reparto mobile di via d'Acquapendente e hanno partecipato le più importanti istituzioni cittadine rappresentate dal prefetto Patrizia Impresa, dal sindaco Massimo Bitonci e dal procuratore capo della Repubblica Matteo Stuccilli.

«Quasi tutti i reati - ha esordito il questore - rispetto all'anno scorso sono in diminuzione, ma non dobbiamo mai abbassare la soglia dell'attenzione. Ad esempio il costante aumento dell'immigrazione regolare e clandestina è un problema che ci affligge. Come lo è la grave crisi economica i cui riflessi si avvertono sulle dinamiche criminali. E poi c'è l'alta densità della popolazione giovanile residente in città con i connessi problemi legati alla vivibilità notturna. Senza contare alla piaga della droga e ad altri fenomeni che covano sotto traccia».
Il Questore ha poi effettuato un'ampia panoramica sulla sicurezza e su chi contribuisce a crearla e a mantenerla. «La sicurezza - ha ripreso - è certamente uno dei principali cardini della convivenza civile e democratica, elemento indispensabile per il libero esercizio delle attività economiche, fondamentale volano per l'imprenditoria e per il turismo, ma soprattutto propedeutica agli auspicati investimenti anche esteri che qui possono essere operati in totale serenità. Il merito di questi risultati va innanzitutto attribuito alla stupenda gente che abita queste terre, non disposta a subire in silenzio soprusi o sopraffazioni, che ha imparato a fidarsi e a confidarsi con il poliziotto il quale a sua volta ne è riuscito, nel tempo, a conquistare la fiducia. E non dimentico - ha terminato il questore - che la sicurezza è mantenuta anche dai sindaci che svolgono una preziosissima opera di governo attraverso le loro Polizie locali sempre più coinvolte anche nelle attività di controllo del territorio, e con una crescente attenzione al disagio sociale, al degrado ed alla cura persino dell'arredo urbano, fattori che così tanto incidono nella percezione di sicurezza dei cittadini».

Durante la cerimonia sono stati premiati: il capo della Digos Stefano Fonsi, Massimo Sturaro, Enrico Fantini, Giuliano Basso, il capo della Squadra mobile Giorgio Di Munno, Vito Pizza, Yemaneberhan Crippa, e Luca Granzini. Mentre a Roma, sempre ieri mattina, è stato promosso Alessio Padovano agente del Secondo reparto mobile ferito durante gli scontri del primo maggio a Milano. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino