L'idea di Conte: S. Andrea giardino tattile

L'idea di Conte: S. Andrea giardino tattile
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COMUNALI 2018
TREVISO La rivoluzione verde prospettata da Mario Conte, candidato sindaco del centrodestra, parte dal cuore della città: i giardinetti di Sant'Andrea. Nel suo programma ha inserito un progetto che vuole trasformare un parco fucina di ogni genere di problemi legati alla sicurezza, in un'area modello, attrezzata e aperta soprattutto alle persone disabili. Ha già le idee ben chiare: ha fatto vari sopralluoghi con un architetto ed elaborato dei disegni che rimandano una realtà molto diversa da quella attuale. L'idea è quella di realizzare un giardino tattile.

L'IDEA
Un'area spiega Conte che l'attuale amministrazione ha lasciato in preda a baby gang e nullafacenti, dopo averla definita nelle intenzioni la Montmartre trevigiana. Grazie alla consulenza dell'architetto Federico Fernandez Rodriguez, posso presentare la rinascita dei Giardini, che diventeranno un parco tattile con un'area per gli anziani, una per le giostre adatte a bimbi con disabilità, un'area giochi per ragazzi, un laghetto con cascata sensoriale, un giardino con elementi per la stimolazione olfattiva-auditiva-tattile, un angolo per la cromoterapia tramite essenze floreali. Insomma, un gioiellino adatto a tutti, anche a chi presenta disabilità, proprio nel cuore della città. Consegneremo ai trevigiani, finalmente, un'area di pregio laddove oggi c'è degrado. Lo stesso nei quartieri, dove prevediamo almeno tre giardini inclusivi con giostre per bimbi con disabilità e spazi accessibili».
Conte, insomma, lancia la sua sfida elettorale partendo con un contenuto forte. I giardinetti di Sant'Andrea sono da sempre un nervo scoperto per le amministrazioni di ogni colore. Le giunte leghiste tentarono di risolvere il problema di come allontanare sfaccendati e spacciatori alzando una cancellata e chiudendo i giardini di sera. La giunta Manildo ci ha aggiunto le ordinanze anti alcol e anti bivacco e i controlli della la Polizia Locale. Ma la questione è sempre lì, aperta. I giardinetti rimangono una zona d'ombra.
LOTTA AL DEGRADO

«Una città accogliente è una città accessibile ed aperta - ribatte - prevediamo quattro interventi, una riqualificazione complessiva dei giardini di Sant'Andrea e tre parchi inclusivi nelle periferie, dove degli spazi verdi oggi esistenti saranno trasformati in aree verdi con giostre attrezzate per accogliere tutti, soprattutto chi è in difficoltà». Ovviamente, nonostante i buoni propositi di parlare solo di contenuti e di non alzare nuove polemiche, il candidato leghista qualche sassolino dalle scarpe se lo toglie: « Purtroppo oggi intere aree della città e dei quartieri versano nell'incuria. Non vogliamo una bomboniera a scatola chiusa, ma una Treviso inclusiva, di qualità per tutti, senza barriere, a cominciare da parchi e giardini. Il disability manager che istituiremo, farà esattamente questo, ripensando senza grandi spese gli spazi ora esistenti, perché quello che oggi è un ostacolo o una mancanza, diventi una opportunità».
Paolo Calia
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Il Gazzettino