L'ex prete si impegna a risarcire le vittime

L'ex prete si impegna a risarcire le vittime
Si è impegnato a risarcire la vittima e, nel corso della prossima udienza, è intenzionato a chiedere il patteggiamento della pena. ...

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Si è impegnato a risarcire la vittima e, nel corso della prossima udienza, è intenzionato a chiedere il patteggiamento della pena.

Luca Galleschi, 51 anni, ex prete residente a Trento, accusato di circonvenzione d'incapace ai danni di due anziani di Annone Veneto - fratello e sorella - si appresta a chiudere così il procedimento giudiziario avviato nei suoi confronti dalla Procura di Venezia, che ha chiesto il suo rinvio a giudizio e quello della sua ex perpetua, Pasqua Donia, 66 anni, di Annone Veneto. Il sostituto procuratore Lucia D'Alessandro contesta ai due imputati di aver indotto i due anziani a versare loro oltre 200mila euro, nonché a redigere un testamento con il quale decidevano di lasciare a Galleschi la loro abitazione di Annone Veneto. Il tutto approfittando dello stato di debolezza psichica dei due fratelli. La signora Donia, assistita dall'avvocatessa Federica Bertocco, respinge ogni addebito ed è intenzionata a dimostrare la propria innocenza nel corso del dibattimento.
Non appena il risarcimento del danno si sarà concluso, l'amministratore di sostegno delle due vittime, rappresentato dall'avvocato Carlo Broli, revocherà la costituzione di parte civile nei confronti dell'ex prete.
Gli episodi finiti sotto accusa risalgono al 2010: a far scattare le indagini fu il parroco di Annone, il quale si accorse che all'epoca don Luca era già stato "espulso" dalla Chiesa. I due anziani fratelli hanno raccontato che Galleschi aveva fatto credere loro di essere ancora un sacerdote per poi convincerli a "donare" complessivamente più di 200mila euro, spiegando loro che quel denaro sarebbe andato in beneficenza. Il sostituto procuratore Lucia D'Alessandro accusa la signora Donia di aver accompagnato in banca l'anziana per effettuare alcuni prelievi dal conto corrente di famiglia. Anche l'abitazione dei due fratelli sarebbe dovuta finire ai poveri, secondo quanto l'ex prete aveva spiegato loro per convincerli a fare testamento in suo favore.

Ieri mattina l'udienza è stata rinviata perché Galleschi era malato e non è potuto presentarsi in aula.
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Il Gazzettino