L'ex opificio di Paludi: nuova vita con Unifarco

L'ex opificio di Paludi: nuova vita con Unifarco
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Opificio di Paludi presto a nuova vita con Unifarco. Procede il progetto della società di Santa Giustina, che tramite l'amministratore delegato della società Ernesto Riva, nell'agosto 2019, aveva inviato al Comune di Alpago l'istanza per la realizzazione di un magazzino. La richiesta infatti era volta all'ottenimento del Permesso di Costruire in Variante allo strumento urbanistico vigente per il progetto di recupero dell'opificio industriale, sito in zona industriale Paludi. La ristrutturazione, come sottolineato nella richiesta al Comune è finalizzata all'utilizzo dell'ex opificio come magazzino presidiato. Il progetto ha già ottenuto il parere favorevole di Regione-Genio civile Belluno, Vigili del fuoco e Usl ed ora anche la Conferenza di Servizi decisoria ha dato il via libera all'intervento proposto.

La variazione approvata consiste nel cambio di destinazione d'uso di un immobile che è attualmente adibito ad opificio e che diventa magazzino operativo. Questo comporta la variazione del PRG, che è tuttora vigente perché non è stato ancora completato lo studio di zonizzazione sismica e che attualmente non consentirebbe che in Zona Industriale gli immobili avessero destinazione di solo magazzino, senza che ci sia anche produzione. «Grazie a questo intervento - aveva spiegato al consiglio comunale il sindaco Umberto Soccal - si evita sia che l'immobile venga abbandonato e quindi vada in degrado, sia che venga realizzato un nuovo capannone, con conseguente consumo del suolo. In più si assicura il mantenimento dell'occupazione nel territorio». Il primo cittadino aveva anche sottolineato che il progetto è «un punto di forza dell'area industriale di Paludi è la differenziazione delle attività che vi hanno sede, che ha fatto sì che l'area stessa sia sempre rimasta attiva. Inoltre «in base all'accordo con la società, la convenzione che si sta approvando prevede la realizzazione dello studio di microzonazione sismica di terzo livello per l'area interessata dall'intervento, che è necessario per la ditta per poter procedere, ma che verrà poi ceduto gratuitamente al Comune, per un valore di circa 20 mila euro»

La variante è stata approvata all'unanimità dal consiglio comunale di Alpago ed ora si procede con il progetto.
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Il Gazzettino