L'ex moglie lo respinge: le brucia la macchina

L'ex moglie lo respinge: le brucia la macchina
Teme per la propria incolumità e per quella della figlia tredicenne. L'ex marito l'ha più volte minacciata di morte e non perde occasione per seguirla e pedinarla. ...

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Teme per la propria incolumità e per quella della figlia tredicenne. L'ex marito l'ha più volte minacciata di morte e non perde occasione per seguirla e pedinarla.

Lei, una trentacinquenne moldava, dipendente di un hotel di Montegrotto, vive costantemente nell'ansia di essere aggredita e picchiata, ed è costretta a limitare i suoi spostamenti e a muoversi da casa sempre in compagnia di qualcuno. Nell'arco di un anno si è recata per ben cinque volte dai carabinieri a sporgere denuncia nei confronti dell'ex marito quarantenne, da cui è riuscita ad ottenere il divorzio in Moldavia, per i reati di maltrattamenti, stalking e danneggiamenti. Ha chiesto aiuto al Centro Antiviolenza di Padova ma nonostante le ripetute istanze del legale dell'associazione, l'avvocato Pierilario Troccolo, non è ancora riuscita ad ottenere un provvedimento dell'autorità giudiziaria che vieti all'uomo di avvicinarla.
Il rischio che possa accadere qualcosa di grave è molto elevato. Lo conferma l'ultimo episodio in ordine di tempo di cui la trentacinquenne è stata vittima. È accaduto la sera del 27 giugno scorso quando l'utilitaria di proprietà della donna, una Toyota Yaris di colore grigio posteggiata in una strada di Battaglia, è andata letteralmente a fuoco finendo distrutta. Vigili del fuoco e carabinieri hanno impiegato poco per risalire alla matrice dolosa del rogo.
Ad appiccare l'incendio sarebbe stato l'ex consorte. La trentacinquenne ha riferito ai carabinieri che il raid le era stato ripetutamente annunciato dall'uomo per la sua ferma volontà di non riprendere la relazione. «Negli ultimi mesi - racconta la poveretta - mi perseguita con innumerevoli chiamate al cellulare, alle quali spesso non rispondo, e quando lo faccio mi minaccia di farmela pagare, di volermi uccidere, di bruciarmi la macchina o la casa».
Anche la sera del raid incendiario la donna aveva ricevuto una decina di telefonate dall'ex. L'aveva implorato di smetterla e di lasciarla stare. In tono di sfida lui aveva replicato: «Vediamo chi mi ferma». Un'ora e mezza dopo la donna era stata informata che la sua utilitaria stava bruciando. Si era precipitata in strada e aveva appreso da alcuni passanti che un uomo era stato notato appiccare il fuoco alla vettura. Il piromane corrispondeva nella descrizione all'ex marito.
«La mattina dopo - precisa la trentacinquenne nella denuncia - mia sorella mi ha informato di avere ricevuto una telefonata alle due di notte dal mio ex. Lui le ha confermato di essere l'autore dell'incendio della macchina e le ha ribadito che non si sarebbe fermato fino a quando non mi avrebbe vista morta, e che se la sarebbe presa anche con tutti coloro che mi stanno aiutando».

Minacce chiare e precise formulate da un uomo con il vizio dell'alcol e dei videopoker, e che riesce incredibilmente a muoversi in macchina nonostante la patente di guida gli sia stata recentemente ritirata.
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Il Gazzettino