L'ex assessore rivela «Io sapevo tutto»

L'ex assessore rivela «Io sapevo tutto»
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PONZANO - (mf) «Bisogna fare chiarezza il prima possibile. Per noi il servizio di distribuzione del cibo è indispensabile e ci dispiacerebbe che chiudesse. Certo che situazioni in cui si parla di speculazioni sulla pelle della povera gente fanno tutt'altro che piacere». Il sindaco Monia Bianchin va con i piedi di piombo. Solo il 15 gennaio la sua giunta ha discusso una convenzione che avrebbe dovuto regolare i rapporti del municipio con "Una mano tesa per aiutare" che, oltre a collaborare con i comuni di Borso, Paderno del Grappa, Nervesa e Castelcucco, distribuisce cibo a 205 persone di Ponzano tra cui 60 segnalate direttamente dai servizi sociali. Una sorta di riappacificazione dopo gli attriti con l'associazione sfociati la scorsa estate in un'ordinanza che aveva imposto ai gestori del centro di gettare circa 400 chili di frutta e verdura marcita all'esterno del magazzino. Mancava solo la firma.

Ma ora la una nuova bufera. Ben più pesante della precedente. Che per alcuni era in qualche modo annunciata. «Sapevamo delle indagini già dallo scorso maggio - rivela l'ex assessore della Giunta Granello Simonetta De Marchi - . Per questo avevamo deciso di tenerci subito alla larga da ogni questione riguardante quel banco alimentare». Durante il suo periodo in giunta i rapporti con l'associazione non erano stati semplici. «L'unico punto in comune tra la onlus e il municipio erano gli spazi dell'ex elementare - mette in chiaro la De Marchi -. Per il resto abbiamo anche provato a informarci sui soci ma, di fatto, non ci siamo mai riusciti».
Antonello Baseggio, ex vicesindaco, cade invece dalle nuvole: «Spero non sia vero». E Franco Dal Col, ex grillino, ora consigliere di Progetto in Comune, gli fa eco: «Per alcuni di loro sarei anche pronto a mettere la mano sul fuoco - assicura - . Sono anche andato qualche volta a dare una mano nella selezione del vegetale e non ho mai visto niente di strano».
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Il Gazzettino