L'EVENTO UDINE «È indiscutibile la grande adesione da parte della città.

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L'EVENTO
UDINE «È indiscutibile la grande adesione da parte della città. Ricordo che con questa iniziativa, Udine si contraddistingue per gli eccellenti risultati in termini di adesioni e di raccolta fondi, diventando la manifestazione che in Italia raccoglie più denaro per Telethon». Così Marco de Eccher, presidente del Comitato Udinese Staffette Telethon che organizza l'evento in collaborazione con l'Asd Universo Giovani, evidenzia l'anima della grande corsa che per 24 ore ininterrotte dalle 15 di sabato 30 novembre alla stessa ora di domenica 1 dicembre animerà le strade cittadine, per raccogliere fondi a sostegno della ricerca scientifica per la cura delle malattie genetiche rare, con il supporto di Bnl Gruppo Bnp Paribas, main partner dell'evento e partner storico di Telethon da oltre 28 anni. Udine si sta preparando alla 21ª edizione con numeri da record: dopo una settimana erano già esaurite le possibilità di iscrizione, tanto che il Comitato organizzatore ha deciso di dare l'opportunità ad altre 60 squadre di partecipare, raggiungendo la quota di 660 squadre iscritte, «numero limite in relazione agli spazi disponibili e alla lunghezza del percorso». Un percorso che, messo a punto da Stefano Scaini, quest'anno si è allungato fino a raggiungere i 1.850 metri.

LA PARTECIPAZIONE
«Aziende e privati si mobilitano, azionando solidarietà, una formula di contagio benefico che ci ha permesso di raggiungere un significativo traguardo nella raccolta prosegue il presidente de Eccher -. L'auspicio di tutti noi, e mio personale, è che la nostra iniziativa si possa estendere a tutto il Friuli Venezia Giulia. Udine è la città dove ha sede il comitato organizzativo, ma noi vogliamo creare una corsa di solidarietà del territorio, dell'intera regione». A partire dalle aziende che, per l'edizione 2019 si sono dimostrate numerosissime, più di 300, provenienti per lo più dall'area di Udine e dintorni. «Dalla prima edizione, quella del 1999 in cui l'unica squadra partecipante era quella dell'Arma dei Carabinieri ricorda De Eccher -, siamo giunti nel 2018 a 552 squadre partecipanti, con 127.053 chilometri percorsi e una raccolta fondi che ha raggiunto 252mila 367 euro». L'adrenalina in città è già alta in vista dell'imminente fischio d'inizio della 24 ore di corsa, ma il Comitato udinese è anche proiettato oltre.
IL FUTURO

«Stiamo già pensando all'edizione 2020 anticipa infatti De Eccher - e alla possibilità di modificare la formula d'iscrizione per garantire un continuo e crescente sostegno alla solidarietà». In questi anni la Staffetta di Udine, caso unico in Italia, è stata abbinata a uno dei filoni di ricerca sulla malattia di Pompe, grave disfunzione metabolica di origine genetica che colpisce i muscoli. Lo studio si svolge all'Icgeb di Trieste, con il coordinamento del Centro regionale per le malattie rare dell'Azienda ospedaliero-universitaria di Udine. Ma i fondi raccolti dalla Staffetta 2019 contribuiranno a sostenere anche uno degli ultimi progetti approvati dalla Commissione medico scientifica della Fondazione Telethon, riunitasi a luglio. Si tratta della ricerca coordinata da Lorenzo Cingolani dell'Università di Trieste che punta a studiare una rara malattia neuromuscolare, l'atassia episodica di tipo 2; in collaborazione con l'Istituto Gaslini di Genova, il team giuliano sta cercando un metodo per correggere il Dna, trovando quindi una soluzione per questo disturbo. Per prepararsi all'evento è previsto anche un allenamento collettivo, martedì 12 novembre, in piazza Libertà, in collaborazione con il Corso di Scienza dello Sport dell'Università di Udine. «Correre fa bene, ma con Staffetta Telethon 24 per un'ora ancor di più», conclude de Eccher.
Antonella Lanfrit
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Il Gazzettino