L'ESERCENTE ROSOLINA «L'ultimo Dpcm? Pur espressione di partiti diversi,

L'ESERCENTE ROSOLINA «L'ultimo Dpcm? Pur espressione di partiti diversi,
L'ESERCENTEROSOLINA «L'ultimo Dpcm? Pur espressione di partiti diversi, i governatori Luca Zaia e Stefano Bonaccini concordano sul fatto che i provvedimenti potevano essere altri...

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L'ESERCENTE
ROSOLINA «L'ultimo Dpcm? Pur espressione di partiti diversi, i governatori Luca Zaia e Stefano Bonaccini concordano sul fatto che i provvedimenti potevano essere altri sulla base della situazione effettiva sul territorio». Nicola Brugiolo, 39 anni, presidente dell'associazione commercianti Amare Rosolina ma anche titolare del bar Sole nella località turistica, non ha dubbi: le ultime decisioni del Governo sono discutibili perché non incidono sull'emergenza sanitaria, mentre il limite orario imposto alle singole attività, a prescindere dalla loro specificità, causerà la chiusura di molte di queste. «Bar e ristoranti non sono fabbriche, ma vivono di specifici momenti della giornata e della vita delle persone -continua - bastava fissare la chiusura dei bar alle 20 e dei ristoranti alle 23 per consentire alle imprese di lavorare in maniera dignitosa».

CHIUSURE PENALIZZANTI
Chiudere alle 18 per un ristorante significa perdere il servizio serale. «Quindi tanto vale chiudere dopo pranzo - aggiunge -. E non si dica che è possibile fare il servizio d'asporto, perché esistevano già attività nate per questo scopo. Con queste modalità, molte attività non potranno reggere economicamente e, anche se il Governo ha dato la possibilità di rimare aperti, sceglieranno di chiudere. A questo punto, inutile meravigliarsi se la gente, gli imprenditori, scendono in piazza». Proprio tenendo conto delle difficoltà, il governo ha però promesso un ristoro maggiore e con tempi più celeri. «Il ristoro va bene per i pellegrini. Non basteranno per ottemperare alle scadenze fiscali di novembre - sostiene Brugiolo-. Parliamo di attività, che in questi mesi hanno visto lievitare i costi per le giuste misure di prevenzione, sanificazione, ecc. Ci sono imprenditori che hanno investito tempo, denaro, lavorato senza poter fare programmi e dovendo pensare alla propria famiglia e ai dipendenti. Siamo in una situazione peggiore di marzo e, come abbiamo visto dopo il lockdown, la ripartenza non sarà facile. In una località turistica come Rosolina Mare, dalla riapertura del 20 maggio la stagione si è avviata solo a metà luglio. Non ci facciamo illusioni sul ritorno alla normalità dopo il 23 novembre». Soluzioni dietro l'angolo? «Mi aspetterei solo maggior coraggio dal governatore Luca Zaia. In virtù dei tanti consensi ottenuti, si faccia portavoce presso il governo della specificità dei settori ristorazione, cultura, sport, intrattenimento che hanno fatto grande il Veneto».

Enrico Garbin
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Il Gazzettino