L'emendamento di Reolon bocciato dai pendolari

L'emendamento di Reolon bocciato dai pendolari
Altro che vittoria. La gara unificata per il servizio di trasporto su rotaia e su gomma in provincia di Belluno segnerà la fine di Dolomitibus e sarà la mazzata definitiva per...

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Altro che vittoria. La gara unificata per il servizio di trasporto su rotaia e su gomma in provincia di Belluno segnerà la fine di Dolomitibus e sarà la mazzata definitiva per il collegamento ferroviario con la pianura. L'emendamento presentato da Sergio Reolon e approvato martedì in consiglio regionale mette in allarme il mondo dei pendolari bellunesi. Accolto da molti come la panacea ai mali del servizio ferroviario di montagna, per i membri della community "Binari quotidiani", per anni attiva nel web per segnalare disservizi e ritardi di Trenitalia, è l'inizio della fine.

«Tra i soci di Dolomitibus c'è Autoguidovie, vicina a Busitalia a sua volta legata a Trenitalia - spiega il feltrino Lucio D'Alberto, referente di Binari quotidiani e strenuo frequentatore della tratta Feltre-Padova -, questi soggetti esterni prenderanno sempre più in mano il servizio di trasporto pubblico ferroviario e su gomma e con il tempo assorbiranno l'azienda locale Dolomitibus. In altre città, davanti ad una situazione simile, è andata così. Insomma, altro che vittoria, questa è una fregatura bella e buona». Alla gara per la gestione del servizio integrato potrebbero presentarsi almeno tre soggetti: Trenitalia, certo, ma anche le ferrovie tedesche con Deutsche Bahn e la francese Ratp. Tuttavia, a detta dei pendolari, nulla è destinato a migliorare perché mancano i presupposti. «La gestione della ferrovia resterà in mano a Trenitalia - prosegue D'Alberto - perché trovare un soggetto straniero proprietario di treni omologati per l'Italia non è semplice. Al massimo potrebbe prendere a noleggio il materiale esistente. Ad ogni modo spingere perché la provincia di Belluno vada a gara a parte rispetto al resto della Regione è stato un enorme sbaglio. Si sono fatti prendere dall'idea di indipendenza ma, in questo modo, finiamo isolati e rischiamo di peggiorare il servizio. Si poteva, piuttosto, chiedere treni adatti sia alla linea elettrica che diesel così da evitare i cambi».

La gara unica comporterebbe una gestione integrata del servizio su gomma e su rotaia, con biglietto unico e armonizzazione degli orari di autobus e treni. Per Reolon, invece, rappresenta un cambio di passo importante per la storia della ferrovia bellunese e più di qualcuno la vede come l'unica possibilità per far davvero funzionare il servizio ed evitare la morte del ramo ferroviario provinciale. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino