L'Austria non si ferma: "muro" e altri 50 agenti

L'Austria non si ferma: "muro" e altri 50 agenti
BOLZANO - Nonostante il respiro di sollievo dopo la vittoria del verde Alexander Van der Bellen alle presidenziali in Austria, al Brennero la tensione sulla questione dei migranti...

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BOLZANO - Nonostante il respiro di sollievo dopo la vittoria del verde Alexander Van der Bellen alle presidenziali in Austria, al Brennero la tensione sulla questione dei migranti non sembra scemare. L'Austria ha mandato in zona confine altri 50 agenti di polizia che avranno il compito di controllare su strade, autostrade e treni che in territorio austriaco non entrino migranti. Ora a questo dispositivo partecipano, complessivamente, 80 poliziotti.

Le autorità hanno dislocato agenti nei pressi del casello di Schoenberg, dove gli automobilisti che viaggiano sull'autostrada devono pagare il pedaggio, ad una trentina di chilometri dal confine, all'imbocco dell'impressionante ponte Europa alto 190 metri dal fondovalle. Altri poliziotti sono dislocati sulla strada statale da Gries am Brenner - prima località dopo il confine italo-austriaco - fino a Innsbruck per controllare i veicoli in transito. Come hanno detto le autorità di polizia della Landespolizeidirektion non si tratta di posti di blocco, né di controlli al confine stesso, ma di azioni di controllo nell'hinterland nell'ambito degli accordi di Schengen.
Controlli vengono anche effettuati sui treni internazionali e regionali, «per contenere il numero di persone che entrano in modo irregolare nel territorio austriaco», spiega la Direzione della polizia tirolese. La Questura di Bolzano ha fatto sapere che, a sua volta, ha incrementato il contingente delle forze dell'ordine con una cinquantina di agenti fra le stazioni ferroviarie di Bolzano e Brennero. In servizio al Brennero c'è anche un contingente di 40 militari con compiti di ordine pubblico.
Nel frattempo al valico di confine, nonostante quanto aveva annunciato il ministro degli Interni di Vienna, Wolfgang Sobotka (foto in alto), continua anche la costruzione della barriera che potrebbe essere usata per il cosiddetto «management dei migranti», qualora gli austriaci lo giudicassero opportuno. «Sono già stati predisposti i pilastri e nei prossimi giorni verrà fissato il tetto della struttura che come al valico di Spielberg con la Slovenia sarà usata per identificare i migranti in arrivo, sempre che lo si ritenga necessario», ha aggiunto il portavoce della polizia tirolese.

Qualora l'afflusso di profughi fosse tale da impensierire gli austriaci, Vienna potrebbe chiedere alla Ue il placet per effettuare veri e propri posti di blocco al confine del Brennero. In tal caso l'Austria dovrebbe attendere una decisione da parte della Commissione, la cui posizione è chiara: «Siamo contro la chiusura delle frontiere e cerchiamo di creare ponti per far sì che l'area Schengen sia aperta», aveva detto, di recente, il commissario Ue Dimitris Avramopoulos. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino