Domenico Diele, 32 anni, che con le sue performance equamente divise tra grande e piccolo schermo aveva già da tempo dimostrato di essere ben più che una promessa, è stato...
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L'attore guidava sotto l'effetto di stupefacenti (è risultato positivo sia ai cannabinoidi sia agli oppiacei e la patente gli era stata sospesa per un problema legato all'uso di sostanze stupefacenti) e si trovava in zona per le riprese del film «Una vita spericolata» del regista Marco Ponti, il cui racconto sembra ora una sinistra profezia. Il film, infatti, è la storia di Roberto (Lorenzo Richelmy), giovane meccanico pieno di debiti che, a causa di una richiesta di prestito negata dalla banca, si trova coinvolto in una rapina e poi addirittura in una fuga con ostaggio. Insieme a BB (Domenico Diele), suo miglior amico ed ex campione di rally e Soledad (Matilda De Angelis) teenager superstar ora in disgrazia, ma ancora famosissima, i tre iniziano una folle corsa attraverso l'Italia.
Diele si è fatto conoscere al cinema in «A.C.A.B. All Cops Are Bastards», dove era la «spina» Adriano cui i tre veterani del reparto Celere (Cobra/Pierfrancesco Favino, Negro/Filippo Nigro e Mazinga/Marco Giallini) danno il battesimo del fuoco. È poi stato il protagonista della favola nera «La foresta di ghiaccio» di Claudio Noce, al fianco di Adriano Giannini, Emir Kusturica e Ksenia Rappoport; ma anche uno dei ragazzi in balia di Peppe Servillo, nell'horror «Paura» dei Manetti Bros., oltre a recitare il ruolo del figlio di Margherita Buy ed Ennio Fantastichini in «Io e lei» di Maria Sole Tognazzi.
La popolarità però è venuta a Diele grazie al piccolo schermo, dove l'attore è apparso in numerose serie di successo. Dopo un passaggio nell'immarcescibile «Don Matteo», infatti, Diele è entrato nel cast di «1992», per essere riconfermato poi anche in «1993», nel ruolo del poliziotto Luca Pastore del pool di Mani Pulite, che lavora nella squadra del pubblico ministero Antonio Di Pietro (Antonio Gerardi).
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Il Gazzettino