L'APPUNTAMENTO TREVISO Sala piena alla libreria Canova per la presentazione del

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L'APPUNTAMENTOTREVISO Sala piena alla libreria Canova per la presentazione del libro dell'ex ministro dell'Interno Marco Minniti Sicurezza e libertà, terrorismo e immigrazione:...

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L'APPUNTAMENTO
TREVISO Sala piena alla libreria Canova per la presentazione del libro dell'ex ministro dell'Interno Marco Minniti Sicurezza e libertà, terrorismo e immigrazione: contro la fabbrica della paura edito dalla Rizzoli. Ospite d'onore, ovviamente, Minniti in persona arrivato puntualissimo alle 18,30. Ad attenderlo l'ex sindaco Giovanni Manildo, il segretario cittadino del Pd Giovanni Tonella e l'ex sottosegretaria all'Interno Adriana Vigneri. L'ex ministro ha parlato della situazione attuale del Pd, indicando la sua ricetta per risalire la china: «Lo scorso 4 marzo non abbiamo perso per una questione programmatica, ma sentimentale. Una parte del paese si interroga se ascoltarci o meno. Il prossimo congresso avrà successo solo se riusciremo a rompere il diaframma tra noi e società italiana. A marco non c'era dialogo e noi non ascoltavamo. Non serve cambiare nome al partito. Una grande forza politica sconfitta deve avere la forza per rialzarsi e non per scappare via». Poi il capitolo immigrazione: «L' immigrazione non un'emergenza, il nostro errore è stato far pensare che l'immigrazione lo sia. Invece è un grande fenomeno strutturale del pianeta che va governato: Noi ci abbiamo provato combattendo gli scafisti e aprendo corridoi umanitari. Abbiamo portati le associazioni governative in Liba, le uniche che oggi entrano e controllano i centri di raccolta libici. Abbiamo fatto accoglienza senza mai chiudere i porti. Qualcuno ha vinto le elezioni promettendo 500mila rimpatri: adesso deve ammettere che, per farlo, serviranno 80 anni».

P. Cal.
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Il Gazzettino