L'appello di Maroni: pace in Veneto prima della manifestazione di Roma

L'appello di Maroni: pace in Veneto prima della manifestazione di Roma
MESTRE - «Non è il momento di litigare, adesso, ma di trovare una soluzione. Tutto deve essere fatto entro sabato, prima della manifestazione», a Roma, indetta dalla Lega Nord...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
MESTRE - «Non è il momento di litigare, adesso, ma di trovare una soluzione. Tutto deve essere fatto entro sabato, prima della manifestazione», a Roma, indetta dalla Lega Nord contro il governo Renzi. Il governatore della Lombardia, Roberto Maroni, chiede e auspica un accordo in tempi brevissimi tra il sindaco di Verona, Flavio Tosi, e il governatore Luca Zaia, su chi correrà alle regionali venete. Un accordo che eviterebbe di mettere in piazza, domani, divisioni e spaccature pubbliche. Dopo lo smarcamento dall'"amico Flavio", lunedì, all'indomani dell'intervista di Tosi in cui si dichiarava pronto a candidarsi contro Zaia, il governatore lombardo mette in campo il suo peso in direzione di un compromesso: oltre che come ex segretario federale, è direttamente interessato ad una positiva conclusione del braccio di ferro senza morti e feriti perchè le decisioni che verranno prese in Veneto sulle alleanze potrebbero ripercuotersi anche sulla sua maggioranza. Maroni comunque chiarisce: «Zaia deve vincere», ribadendo la linea del segretario federale Matteo Salvini. «La questione di Tosi è "per le elezioni venete decide il Veneto". Su questo io e Salvini siamo d'accordo. Se la risolveranno in Veneto - sostiene - ma prima lo fanno, meglio è». Il salviniano Massimiliano Fedriga, capogruppo alla Camera, ribadisce invece la posizione del segretario federale: «In Veneto la Lega ha un candidato vincente che si chiama Zaia, chi non lo sostiene è fuori dal partito, si autoesclude da solo». Sulle divergenze di linea politica tra Salvini e Tosi, il capogruppo aggiunge: «La Lega rappresenta il cambiamento perciò il nostro consenso è in crescita. Se altri la pensano in modo diverso, mi dispiace. Ma i cittadini - conclude Fedriga - sono più intelligenti di quanto alcuni credono, non vanno a votare una sigla, vanno a votare una persona capace di interpretare il cambiamento».

Pa.Fra.

Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino