L'APPELLOBELLUNO La sentenza d'appello cancella un anno di condanna a Paso Ahmetovic, il 55enne di origine croata, residente a Belluno, accusato del tentato omicidio del...
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BELLUNO La sentenza d'appello cancella un anno di condanna a Paso Ahmetovic, il 55enne di origine croata, residente a Belluno, accusato del tentato omicidio del consigliere comunale Bruno Longo. Il tribunale di Belluno lo aveva condannato a 6 anni e mezzo di reclusione. I giudici veneziani hanno anche ridotto il risarcimento, che scende così da 30 a 20 mila euro. Soddisfatto il suo legale, Erminio Mazzucco: «Siamo contenti per Ahmetovic - spiega l'avvocato che ha seguito il processo d'appello - perché ha vissuto male questa detenzione. In ogni caso tra novanta giorni, al deposito delle motivazioni valuteremo la possibilità di ricorrere in cassazione». Ahmetovic è finito in carcere il 19 aprile 2018, quando aggredì il consigliere comunale Bruno Longo, accoltellandolo, davanti al bar all'Angolo di via Vittorio Veneto. Nel corso del processo di primo grado Paso Ahmetovic ha ammesso di fronte al giudice di aver proferito anche dalla cella minacce di morte a Longo. «Quando esco lo ammazzo», ha detto più di una volta. Il giudice non ne ha comunque dichiarato la pericolosità sociale, ma ha disposto la permanenza in carcere, almeno fino al 2020.
L'AGGRESSIONE
Erano le 12.30 del 19 aprile 2018 quando avvenne l'accoltellamento fuori dal bar da Renzo, in via Vittorio Veneto. Bruno Longo, consigliere comunale di Belluno, venne colpito all'avambraccio sinistro, ma il suo aggressore avrebbe avuto come obiettivo il collo, secondo quanto emerso nel corso del processo di primo grado. L'assalto sarebbe avvenuto per una questione di soldi: secondo quanto riferito dal croato per un Rolex, che gli era stato venduto da Longo due anni prima. Ma alla base della rabbia di Ahmetovic potrebbe esserci stata invece una richiesta di prestito non andata a buon fine a un imprenditore amico del consigliere comunale.
(a.zam.)
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Il Gazzettino