Aveva allestito un vero e proprio ostello abusivo nel suo appartamento di via Tommaseo. Protagonista della vicenda è Mohammad Afzal, un pakistano di 46 anni che, all'interno del...
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A maggio così sono scattati i controlli. In due diverse occasioni - il 13 e il 30 maggio - gli agenti hanno riscontrato all'interno dell'appartamento che i sospetti erano fondati. Praticamente tutte le stanze erano infatti destinate a camere da letto, camere dove erano posizionate varie brande. Le persone presenti all'interno dell'alloggio poi non risultavano avere alcun rapporto di parentela o di amicizia con il proprietario dell'alloggio. Insomma un vero e proprio ostello. Per quell'attività però Afzal non aveva mai presentato in Comune la Segnalazione certificata inizio attività (Scia). Questo significava che "l'albergo" era abusivo. Da qui la decisione del settore commercio di palazzo Moroni di vietare al pakistano la possibilità di organizzare attività ricettive all'interno del suo alloggio.
Una vicenda che non è affatto isolata. Un paio di mesi fa infatti la Polizia municipale è intervenuta all'interno di alcuni alloggi in via Avanzo. Alloggi che alcuni cittadini stranieri avevano trasformato appunto in una sorta di ostelli dove risiedevano decine di immigrati. Il tutto in una situazione igienico sanitaria piuttosto precaria. Due anni fa invece, all'interno di 2 appartamenti del grattacielo Belvedere di piazzale Stazione 8, la Polizia di Stato ha individuato un dormitorio gestito da cittadini cinesi. Dormitorio frequentato soprattutto da connazionali dove era possibile alloggiare a prezzi stracciatissimi: appena 8 euro a notte. Anche in questo caso, di autorizzazioni neppure l'ombra.(((rodighieroa))) Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino