L'antenna di Terranegra in Consiglio di Stato

L'antenna di Terranegra in Consiglio di Stato
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LA POLEMICA
PADOVA La vicenda dell'antenna di Terranegra sta per volgere al termine. Ieri infatti il Consiglio di Stato ha esaminato il ricorso presentato dal Comitato No Antenna Terranegra che porrà fine alla vicenda che vede il Comitato da anni in lotta contro il traliccio installato nel quartiere da Radio Birichina per la diffusione dei segnali di Radio Gelosa e Radio Peterpan.

Una lotta che contrappone gli oltre 7.000 firmatari, ed una cinquantina di esercizi pubblici, che hanno aderito al Comitato, alla proprietà della radio e alla Spes che ha affittato il terreno. La decisione di rivolgersi al Consiglio di Stato era arrivata dopo che il ricorso presentato al Tar era stato respinto un paio di anni fa lasciando amareggiati i tantissimi cittadini che chiedono lo spostamento dell'antenna a tutela della loro salute e dell'ambiente.

Un passo alquanto costoso, per sostenere le spese del ricorso romano, il Comitato si era autofinanziato anche grazie ad alcune iniziative molto partecipate. Nel ricorso al Tar i cittadini sostenevano la differenza fra un traliccio al servizio della telefonia mobile, ritenuto anche dalla legge di pubblica utilità, e quello installato da un privato a scopo di lucro. Il terreno dove è innalzata l'antenna di Radio Birichina è di proprietà della Spes che l'ha affittato e la sua destinazione urbanistica è proprio quella di supportare installazioni tecnologiche. Ora tutte le speranze sono riposte nel Consiglio di Stato supportate anche, come fanno rilevare dal Comitato, da una nuova sensibilità ambientale espressa in una sentenza del Consiglio di Stato stesso, che il 18 gennaio scorso ha decretato che tre antenne posizionate nelle vicinanze di alcune scuole di un quartiere romano debbano restare spente in attesa di una sentenza che entri nel merito a tutela della salute pubblica. Il Comitato rileva inoltre che, nonostante l'attenzione al problema manifestato dall'amministrazione comunale, Padova non sia dotata di un Piano Antenne diventato obbligo di legge. Un piano che permette ai cittadini di conoscere i possibili siti dove possono essere installati tralicci, a servizio della telefonia mobile o come nel caso di Terranegra di radio, quest'ultimo utilizzo non certo paragonabile, ad esempio come sottolineano i cittadini, a quello di una parabola usata per il pronto soccorso destinata ad agevolare le persone. La sentenza tanto attesa dovrebbe essere pubblica in un paio di settimane.
L.M.
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Il Gazzettino