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VENEZIA Cooperazione e servizi sociosanitari, appello a Regione Veneto e Comuni: «Stallo dei bandi e tariffe bloccate: a rischio la sopravvivenza di numerose cooperative e posti di lavoro. Un grave danno per le persone fragili e le famiglie, soprattutto in questo momento difficile».
OLTRE 40MILA OCCUPATI
La denuncia arriva dal comitato misto paritetico regionale (Cmpr) che riunisce le associazioni della cooperazione Agci Solidarietà, Confcooperative Federsolidarietà, Legacoop e i sindacati Fp Cgil, Fp Cisl e Fisascat Cisl, Uil Fpl e Uiltucs: «Le cause di questa crisi sono il mancato adeguamento delle tariffe riconosciute per il lavoro degli operatori, rimaste ferme addirittura a 8 anni fa, e il lungo blocco di molti bandi pubblici di Regione del Veneto, Comuni e Ipab». La preoccupazione delle associazioni e delle sigle sindacali è alta anche perché così è messa a repentaglio la qualità dell'erogazione dei servizi, che sono per lo più di cura, assistenza e inclusione, e sono rivolti a fasce vulnerabili della popolazione. Si parla di un sistema che oggi conta in Veneto 820 cooperative e occupa oltre 40mila persone, per lo più donne, che lavorano nei settori della salute mentale e della disabilità, nei servizi per l'infanzia e gli anziani, sia in assistenza domiciliare che nelle strutture.
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Il Gazzettino