L'ALLARME TREVISO Altri due bambini colpiti dalla tubercolosi. Più 11 risultati

L'ALLARME TREVISO Altri due bambini colpiti dalla tubercolosi. Più 11 risultati
L'ALLARMETREVISO Altri due bambini colpiti dalla tubercolosi. Più 11 risultati positivi al test preliminare che impone una serie di accertamenti approfonditi. Si allarga il...

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L'ALLARME
TREVISO Altri due bambini colpiti dalla tubercolosi. Più 11 risultati positivi al test preliminare che impone una serie di accertamenti approfonditi. Si allarga il focolaio esploso nella scuola elementare di Motta. I casi confermati salgono così a 5: due maestre e tre alunni. Ieri sono arrivati gli esiti dei controlli eseguiti dall'Usl della Marca su tutti gli oltre 400 studenti che frequentano il plesso. Ed è emerso che altri due bambini hanno sviluppato la tubercolosi tra i 21 della classe in cui insegnava la prima maestra, ritenuta l'origine del focolaio, che erano risultati positivi al test Mantoux, la puntura sul braccio che permette di evidenziare se si è entrati in contatto col bacillo di Koch, agente infettivo responsabile della malattia. La seguente radiografia al torace ha escluso il contagio su 15 bambini. E per altri 4 i dubbi sono stati fugati dopo l'analisi dei succhi gastrici. I due alunni in questione sono stati colpiti da una forma chiusa di tubercolosi. «Negativa alla ricerca del bacillo specificano dall'Usl ma comunque con necessità di trattamento multi-farmacologico a domicilio». Adesso verrà effettuato il test Mantoux anche sui loro familiari. Non è stato necessario ricoverare nessuno in ospedale. I piccoli seguiranno la terapia a casa. Nel frattempo la maestra che avrebbe fatto partire il focolaio è stata dimessa dal reparto di Malattie infettive del Ca' Foncello. Anche lei proseguirà la terapia a domicilio. Ma non è ancora finita. I test Mantoux effettuati sui restanti 400 alunni dell'elementare hanno evidenziato 11 positività. Altri 11 bambini sono entrati in contatto con il bacillo incriminato. Non vuol dire che abbiano automaticamente sviluppato la malattia.

NUOVI ACCERTAMENTI
Per cancellare ogni dubbio è necessario procedere con altri esami. Il protocollo prevede una radiografia del torace e poi, se necessario, un esame di succhi gastrici attraverso un gastroaspirato. Le persone con Mantoux positivo e radiografia negativa verranno sottoposti a una chemioprofilassi precauzionale: verrà loro somministrato un unico farmaco antitubercolare per spegnere sul nascere possibili conseguenze del contatto infettivo. Non sono invece emersi elementi preoccupanti per quanto riguarda gli altri insegnanti e il resto del personale della scuola. Tutti, comunque, verranno ricontrollati tra due mesi per scongiurare il rischio che il focolaio possa ravvivarsi.
CALL CENTER ATTIVO

Fino a quando non si sarà chiuso definitivamente il cerchio resterà in funzione il call center dedicato, attivato dal servizio Igiene e sanità pubblica. Per qualsiasi dubbio o richiesta di informazioni è possibile contattare lo 0422.323888, dal lunedì al venerdì, dalle 14 alle 16. «I dati relativi agli ulteriori accertamenti confermano la complessità del focolaio epidemico di Motta e la necessità di non abbassare la guardia nei confronti di una malattia come la tubercolosi» spiega Francesco Benazzi, direttore generale dell'Usl della Marca. La malattia non è così rara come si potrebbe pensare. In provincia ci sono in media 65 casi all'anno. Più di uno a settimana. I contagi avvengono attraverso la saliva, starnuti e colpi di tosse. «Rinnovo il mio ringraziamento alle famiglie, al personale scolastico e del Comune con cui c'è stata una collaborazione costante per affrontare la situazione in modo tempestivo conclude Benazzi un ringraziamento va anche a tutti gli operatori dell'Usl a cominciare dalla Pediatria e dalla Radiologia dell'ospedale di Oderzo».
Mauro Favaro
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Il Gazzettino