L'allarme Spopolamento preoccupante Qualcuno dei nostri politici locali,

L'allarme Spopolamento preoccupante Qualcuno dei nostri politici locali,
L'allarmeSpopolamentopreoccupanteQualcuno dei nostri politici locali, regionali e nazionali si stanno preoccupando del calo demografico del Polesine? In cinque anni abbiamo perso...

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L'allarme
Spopolamento
preoccupante
Qualcuno dei nostri politici locali, regionali e nazionali si stanno preoccupando del calo demografico del Polesine? In cinque anni abbiamo perso più di 9.000 abitanti, tornando a livelli di popolazione presenti prima del 1911. Il fenomeno è presente anche in Veneto, ma in misura minore. In tutta la regione nello stesso periodo sono stati persi 19.000 abitanti, quasi la metà di questi sono polesani. In Polesine il calo demografico è nove volte più veloce della media veneta. Tra pochi decenni, se continua il trend, il Polesine si trasformerà in un museo a cielo aperto con città fantasma come nell'ovest degli Usa.

Il Polesine ha in media i comuni più piccoli del Veneto. Togliendo il capoluogo, vi è un comune per ogni 3.500 abitanti. Meno di Rovigo solo la provincia di Belluno, che però è montuosa. Comuni piccolissimi quindi che a volte non riescono neanche ad assicurare determinati servizi.
Una strada da percorrere potrebbe essere quella della fusione tra i comuni. I risultati saranno un maggior peso politico, risparmi e contributi regionali e statali. Tutte risorse che potrebbero essere destinate a dare incentivi alle nuove imprese e alle famiglie che decidono di trasferirsi nella provincia.
Ora, invece di perdere tempo in insulsi giochi di potere e anacronistici campanilismi, bisogna unire le forze e far sentire la nostra voce con forza a Venezia e a Roma. Noi siamo cittadini di una provincia dimenticata, ma non spariremo nel silenzio e nell'indifferenza.
Massimo Morino
Rovigo
Comune
Le linee di Gaffeo
mostrano la svolta
Lo scorso 15 luglio Edoardo Gaffeo, sindaco di Rovigo, ha presentato al consiglio comunale e ai cittadini rodigini le linee programmatiche per il governo della città.
I contenuti del documento illustrato ci trovano in piena sintonia in quanto i temi principali che stanno a fondamento del nostro impegno politico, trovano piena accoglienza nelle proposte del sindaco di Rovigo.
Solo alcuni esempi:
la riprogettazione di forme di welfare locale che consentano di intervenire, in modo mirato e qualitativamente elevato, in merito ai bisogni delle fasce più esposte della popolazione;
la riaffermata necessità di intervenire nel rafforzamento della sicurezza sociale e materiale dei cittadini, agendo su fattori culturali e negando l'efficacia delle armi come forma di tutela e dissuasione; la revisione dell'assetto urbanistico della città dentro una visione complessiva che sia in grado di rivitalizzare e riqualificare tanto il centro quanto le frazioni, oltre che definire contenziosi tra l'ente e altri soggetti, accantonati da troppo tempo dalle precedenti amministrazioni comunali e che condizionano negativamente la possibilità di utilizzare risorse in importanti progetti; puntare all'accoglienza attraverso l'inclusione evitando discriminazioni di varia natura, in contrasto con quanto previsto dalla Carta costituzionale; la cura della salute attraverso e presidi sanitari all'altezza delle necessità dei cittadini; la salvaguardia ambientale come coscienza dei cambiamenti climatici e della necessità di migliorare e preservare il territorio.
Esempi che rappresentano solo alcuni degli aspetti fondamentali di un progetto amministrativo in linea con quanto atteso da anni dalla popolazione di Rovigo, che ha sostenuto il percorso elettorale attraverso il quale il sindaco e le forze politiche e civiche che lo hanno sostenuto, sono stati chiamati ad amministrare la città.
L'insieme del progetto rappresenta, secondo noi, una ambiziosa quanto realizzabile prospettiva in grado di rilanciare qualità e benessere dei cittadini di Rovigo, contribuendo nel contempo a migliorare complessivamente quelle dell'intero Polesine.
Oltre ai punti di merito della proposta, abbiamo apprezzato l'impostazione amministrativa che punta all'ascolto e al confronto con la cittadinanza nelle forme della rappresentanza diretta o indiretta.
Agire in questa direzione rappresenta, dopo anni di generale e crescente sfiducia nelle istituzioni deputate ad amministrare il bene pubblico, un cambiamento utile a riportare i cittadini al centro delle scelte che li riguardano.
Il lavoro sarà impegnativo per tutti, sindaco e giunta in primo luogo, così come per il consiglio comunale chiamato a un ruolo attivo e propositivo, fuori da pure logiche di schieramento che finirebbero per ridurre il ruolo fondamentale di rappresentanza degli eletti, a una mera funzione di supporto di quanto deciso da altri soggetti.
Art.1 di Rovigo intende perciò svolgere un ruolo da protagonista attivo, nel rispetto degli impegni che i nostri elettori ci hanno affidato.
Tale ruolo sarà espresso direttamente nei confronti dei cittadini come forza politica, presente in questa amministrazione attraverso l'impegno di una assessore e di un consigliere comunale, contribuendo parimenti a rafforzare attivamente l'impegno nel Forum dei cittadini che abbiamo contribuito a costituire e rafforzare assieme a vari altri soggetti.
L'esperienza del Forum dovrà quindi rappresentare una fondamentale sede di confronto e di proposta unitaria tra la rappresentanza politica e quella civica, indispensabile per il sostegno, l'allargamento e il consolidamento futuro di questa esperienza amministrativa.
Nei prossimi mesi il lavoro e l'impegno amministrativo, politico e civico non mancheranno, ma per parte nostra, garantiamo fin d'ora il massimo impegno per raggiungere i risultati per i quali siamo stati chiamati ad amministrare la nostra città.
Laura Bassi
Giovanni Nalin
Vanni Borsetto

Coordinatori Art.1 Rovigo
e consigliere comunale
Forum dei cittadini
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Il Gazzettino