L'allarme di Legambiente: «Inquinamento in aumento»

L'allarme di Legambiente: «Inquinamento in aumento»
LA SITUAZIONEPADOVA La fine del lockdown rischia di riportare anche a Padova e provincia i livelli del'inquinamento dell'acqua ai livelli pre Coronavirus e Legambiente invita...

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LA SITUAZIONE
PADOVA La fine del lockdown rischia di riportare anche a Padova e provincia i livelli del'inquinamento dell'acqua ai livelli pre Coronavirus e Legambiente invita tutti a segnalare le situazioni più critiche. Che cosa finisce nelle nostre acque? E con quali impatti su salute e ambiente? Per anni utilizzati come discariche dove smaltire i reflui delle lavorazioni industriali, i nostri fiumi, laghi, acque marino-costiere e falde sotterranee sono stati contaminati da scarichi inquinanti: ma oggi, alle minacce di ieri se ne aggiungono di diverse e non meno insidiose.

«La riapertura delle attività produttive commenta Giorgio Zampetti, direttore generale di Legambiente ci ha restituito in diverse situazioni anche la riattivazione di scarichi inquinanti nelle acque. Un fenomeno che ha un impatto notevole su corpi idrici in molti casi già compromessi da decenni di inquinamento e oggi minacciati anche dalla presenza dei nuovi contaminanti emergenti', un rischio per la salute, oltre che per l'ambiente. Di certo non può essere il lockdown la misura per restituirci acque limpide, ma ora che abbiamo tutti visto come sia possibile ritornare ad avere fiumi e laghi puliti, occorre puntare sulle giuste politiche e misure a livello nazionale fin da questa fase di ripartenza. Servono un sistema di controllo e monitoraggio sempre più accurato e uniforme su tutto il territorio nazionale e un'azione di denuncia degli scarichi illegali. Per questo abbiamo deciso di iniziare a raccogliere le segnalazioni sugli scarichi inquinanti da parte delle persone che continueranno ad essere sentinelle sul territorio».

«Al contempo, occorre intervenire sull'adeguamento e l'ampliamento dei sistemi di depurazione a servizio delle attività industriali e promuovere investimenti e interventi di innovazione tecnologica e ammodernamento degli stabilimenti ha aggiunto - Le storie che abbiamo raccolto in questo dossier ben ci raccontano le pratiche legali e illegali che tutt'oggi continuano ad avvelenare acque, persone e territori». Con le riaperture della Fase 3, Legambiente invita tutti i cittadini a denunciare eventuali casi d'inquinamento scrivendo e mandando il materiale alla mail onal@legambiente.it dell'Osservatorio nazionale ambiente e legalità dell'associazione.
Al. Rod.
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Il Gazzettino