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BELLUNO Elisir di lunga vita: il Decreto Dignità è la medicina a tutti i mali. Anche al male del gioco d'azzardo. Parola di Federico D'Incà. Il deputato pentastellato commenta i dati sul gioco e sulla ludopatia pubblicati ieri dal Gazzettino. E rilancia la bontà della manovra M5S. «Il Bellunese non è esente dalla febbre del gioco e la situazione è davvero insostenibile: vanno bruciati ogni giorno gli stipendi e i risparmi delle famiglie avverte il deputato, Questore alla Camera . Purtroppo l'Italia è il Paese europeo in cui si azzarda di più e addirittura il quarto al mondo. Un record negativo, che porta l'asticella dei malati d'azzardo a quote altissime». La soluzione, però, sarebbe già pronta.
«Nel Decreto Dignità c'è un intero capitolo dedicato all'azzardo ricorda D'Incà con lo stop alle pubblicità e alle sponsorizzazioni del gioco su qualunque mezzo, dalla stampa a internet passando per la tv e le radio. Questa prospettiva ha fatto infuriare le lobby del gioco, che vedono diminuire drasticamente le possibilità d'accesso ai loro canali». Il decreto prevede infatti anche sanzioni pecuniarie importanti, che partono da 50mila euro per ogni violazione commessa. Il Decreto Dignità prevede inoltre che i contratti in essere per le concessioni, che le lobby del gioco volevano far valere fino alla scadenza di 9 anni, rientrino in un periodo transitorio che rimarrà in vigore solo fino al 30 giugno prossimo.
«In questo modo difenderemo le nostre famiglie conclude D'Incà da una piaga che sta causando una devastazione sociale dai risvolti pesantissimi. In un territorio che vive già il dramma dello spopolamento questo è ancora più grave. La situazione va risolta e, dopo anni di finte azioni da parte dei Governi precedenti, il Governo del cambiamento ha messo all'angolo le lobby dell'azzardo in una manciata di giorni».
Damiano Tormen
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Il Gazzettino