PORDENONE - Se il manifatturiero non interrompe, seppur con percentuali molto modeste, la propria decrescita nel rapporto tra natalità e mortalità delle impresi, aggregate al...
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Fra i settori di punta del manifatturiero, il legno mobile perde complessivamente 21 imprese, pari a -3,3% e la meccanica 19, pari al -1,6%. Gli ambiti che presentano variazioni positive - si accennava - appartengono al terziario, in particolare: le attività di servizi per la persona con saldo positivo di 30 unità (+3,1%) e quelle legate alla ristorazione (+2,7%) per un totale di 39 imprese attive in più. In ordine alla suddivisione per forma giuridica, è confermato il calo delle imprese individuali (-218) così come quello delle società di persone (-113). Un aumento, invece, ci viene dalle società di capitale (+89, pari al 2,0%) mentre le imprese con altre forme giuridiche (consorzi, cooperative, ecc.) perdono 6 unità, attestandosi a quota 354. In ambito nazionale - in quasi tutte le regioni italiane - si nota al contrario una crescita del numero di imprese attive. La ripresa, quindi, nel Pordenonese, non si è ancora manifestata. Anche il resto della regione soffre, con dati in costante contrazione. Tutte le province, infatti, hanno chiuso l'anno con il bilancio della nata-mortalità in rosso. In dettaglio: Trieste (-0,8%), Pordenone 244 (-1,0%), Udine 505 ( 1,1%) e Gorizia 180 (-2,0%). I dati sobno stati forniti dalla Camera di Commercio presieduta da Giovanni Pavan ed indicano lo spaccato di bquanto sta accadendo sul territorio.
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Il Gazzettino