L'AFFONDO BELLUNO Promesse elettorali disattese. La riorganizzazione della macchina

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L'AFFONDO

BELLUNO Promesse elettorali disattese. La riorganizzazione della macchina comunale annunciata dall'amministrazione Massaro è, per ora, solo fumo. A dirlo è il consigliere di opposizione Paolo Gamba, in una lettera chiara e diretta rivolta al sindaco Jacopo Massaro e al presidente del Consiglio comunale Francesco Rasera Berna. Nulla da ridire sulla necessità di riorganizzare il lavoro all'interno di Palazzo Rosso, il capogruppo di Belluno è di tutti ne condivide la necessità ma sottolinea come, fino ad ora, non sia siano visti passi in avanti in questa direzione. «Sono passati molti mesi dall'insediamento di questa amministrazione si legge nel documento inviato ieri e ancora tutto tace in merito all'attuazione di molte delle promesse della campagna elettorale. È calato il silenzio anche sulla preannunciata riorganizzazione della macchina comunale. Sembra si stia lavorando sotto traccia alla formulazione della nuova macrostruttura sulla quale, nonostante l'incarico a un consulente esterno, sono mancati sia il doveroso coinvolgimento delle minoranze sia l'imprescindibile passaggio in commissione». Insomma, ancora una volta l'oppositore di Massaro lamenta uno scarso coinvolgimento dei consiglieri da parte della giunta, anche quando si tratta di questioni di grande rilevanza. «Il tema è molto più delicato e serio di quanto possa apparire ad una lettura superficiale prosegue Gamba nella lettera -, perché si tratta non già di una semplice questione di organizzazione interna del lavoro, ma piuttosto di un'impostazione con ricadute sui servizi ai cittadini e sulla gestione del territorio». La volontà di mettere ancora mano ai compiti dei dirigenti e di ridistribuire impieghi e settori il sindaco l'aveva annunciata mesi fa, ma il tema era caldo già nel corso della prima legislatura. «Mi rivolgo a voi per chiedervi di riconoscere la valenza, anche politica conclude il consigliere nella sua missiva , della riorganizzazione comunale, cercando l'apporto delle minoranze rappresentative di un nutrito numero di cittadini attraverso un passaggio in commissione».

Alessia Trentin
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Il Gazzettino