L'addio ad Aurora con le sue canzoni

L'addio ad Aurora con le sue canzoni
BELLUNO - «Muore giovane chi è caro agli dei». Aurora Sommacal non...

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BELLUNO - «Muore giovane chi è caro agli dei». Aurora Sommacal non era cara solo agli dei, evidentemente. Ma anche a tantissime persone. Quelle che ieri hanno affollato la chiesa di Castion per un ultimo saluto alla ragazza, vinta da un male incurabile a soli 25 anni. La navata della chiesa arcipretale di Castion non è stata sufficiente a contenere tutto l'affetto di parenti, amici e conoscenti: il portone e le due porte laterali sono rimaste spalancate per tutto il tempo della cerimonia, per permettere alle tante persone stipate nel sagrato di partecipare alla funzione religiosa. In mezzo alla chiesa, una bara di legno chiaro, con una sobria composizione di fiori. E tanta, tantissima tristezza nel veder volare via una vita nel verde degli anni. Aurora se n'è andata nella notte tra il 24 e il 25 maggio, all'ospedale di Padova. Nella lunga lotta con la malattia ha avuto la meglio la rara forma leucemica scoperta in tenera età e combattuta fino alla settimana scorsa. Un male grande che però non ha impedito alla giovane castionese di vivere una vita intensa, di diplomarsi al liceo scientifico Galilei prima, e di laurearsi in psicologia a Trieste poi. Soprattutto, non le ha impedito di vivere sempre con il sorriso stampato in faccia. Un sorriso ricordato negli ultimi giorni dai tanti messaggi degli amici di Aurora. E ricordato anche ieri durante l'omelia di don Alessio Strapazzon (il cappellano dell'ospedale di Belluno, che ha concelebrato i funerali con il parroco di Castion). «Sorridi, prega e pensa - ha detto il sacerdote, citando un pensiero scritto dalla stessa Aurora, e letto alla fine della messa -. Aurora ci invita a sorridere, come ha sempre fatto lei. Ci invita a pregare e a pensare a lei. Che non è lontana: è vicina a noi, continua a seguirci e a darci la forza. Non è lontana: è solo andata oltre». Ad accompagnare Aurora un'ultima volta, anche il coro parrocchiale di Castion, in cui cantava la ragazza. Niente organo, solo pianoforte e chitarra e i brani che lei preferiva. E un silenzio profondo alla fine della cerimonia.

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Il Gazzettino