L'accusa più dura al Governo neozelandese arriva dall'alleata Australia. «Condannata

L'accusa più dura al Governo neozelandese arriva dall'alleata Australia. «Condannata
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L'accusa più dura al Governo neozelandese arriva dall'alleata Australia. «Condannata ogni forma di violenza - scrive il senatore del Queensland, Fraser Anning, della destra nazionalista - si deve comunque rimarcare che la vera causa della carneficina a Christchurch è il programma di immigrazione che permette a musulmani fanatici di emigrare in Nuova Zelanda. È una religione equivalente al fascismo». Riecheggiano, in queste frasi, molti dei pensieri irreali e folli condivisi dal massacratore australiano Brenton Tarrant. «Eppure i musulmani censiti in Nuova Zelanda sono solo 45mila, l'1% della popolazione di 4,5 milioni di abitanti (in Italia il 3,3%, ndr). E non sono mai stati segnalati atti di estremismo», dice la cronista Melita Martorana, romana, 44 anni, da 17 trasferita a Auckland. E poi è lo stesso paese della lunga nuvola bianca, agli antipodi dell'Italia e con la stessa superficie, che ha bisogno di lavoratori per edilizia, commercio, ristorazione, agricoltura: immigrati che arrivano in gran parte da paesi musulmani quali Pakistan, Afghanistan e Bangladesh. Veramente minimo, poi, l'afflusso previsto dall'Onu di rifugiati che hanno lasciato le zone di guerra del Medio Oriente: 750 l'anno fino al 2018, mille quest'anno e 1.500 dal 2020, per i quali il governo laburista di Jacinda Ardern, 38 anni e un marito in paternità per consentirle di guidare il paese, ha stanziato 13 milioni di dollari. È anche per questo che sono tutti sotto choc in questa giovane nazione che ha fatto dell'integrazione e della solidarietà le proprie cifre. Se la Ardern cadrà nel novembre del 2020 per mano del Partito Nazionale di Simon Bridges, questo programma di accoglienza per i rifugiati potrebbe tuttavia essere assai ridimensionato, mentre il governo laburista di recente ha stretto le maglie per gli immigrati lavoratori a favore di quelli per motivi umanitari. Del resto l'economia tira (forte lo scambio con Pechino, con conseguente arrivo di molti cinesi) e la disoccupazione non va oltre il 6%. Bridges è molto critico con queste politiche e ha un suo seguito soprattutto fra i giovani, ma intanto non cavalcherà mai l'immane tragedia. Ora la Nuova Zelanda gioca di squadra come gli All Blacks del rugby, tutti insieme. E oltre alla rozza e aberrante equivalenza musulmani uguale a terroristi, evidentemente questo suprematista ha voluto colpire un paese proprio perché esso è tutto ciò che è avverso al terrorismo. Prendiamo anche la religione: bianchi, maori, isolani del Pacifico sono in gran parte cristiani, ma senza integralismi, il che aiuta l'accoglienza di chi professa altre religioni. Da quel che si è appreso, Tarrant voleva inizialmente colpire in Australia, salvo poi spianare il mitra a Christchurch che dal 2011, per favorire la ricostruzione post terremoto, ha facilitato l'arrivo di migliaia di immigrati, molti dei quali musulmani. E poi l'Australia, in fatto di accoglienza, è molto intransigente rispetto ai vicini kiwi: i barconi salpati dal sudest asiatico vengono respinti dalla marina militare, pochi (per quanto assai ben inseriti) i rifugiati e immigrazione che punta a figure di alte competenze. Una differenza ben nota al suprematista Tarrant.

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Il Gazzettino