L'abbraccio dell'ex bandito

L'abbraccio dell'ex bandito
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CAMPOLONGO MAGGIORE
Domenica mattina, in un'affollata chiesa di Campolongo, durante la messa in memoria di Cristina Pavesi, a 29 anni dalla morte, c'è stato un lungo abbraccio tra Michela Pavesi, zia della ragazza, e Gilberto Sorgato, ex sodale di Felice Maniero. Un gesto avvenuto dopo che, proprio quest'estate, l'uomo aveva detto di voler chiedere scusa alla famiglia Pavesi. Tutto è avvenuto poco dopo l'omelia di don Emanuele Degan: il parroco ha ricordato come l'attentato al treno nel quale Cristina perse la vita, vittima innocente della mala del Brenta, abbia sconvolto sia la vita dei familiari che di tutto Campolongo. Un paese che in questi anni si è portato dietro una nomea che non gli appartiene, una generalizzazione derivata dall'associazione con le malefatte di Maniero e i suoi, dalla quale negli anni ha cercato di smarcarsi, promuovendo la legalità con iniziative ed eventi, spesso intitolati proprio a di Cristina.

Era il 13 dicembre del 1990: la ventiduenne di Conegliano viaggiava sul diretto Bologna-Venezia, di ritorno dall'università. A Vigonza, per fatalità, il suo treno fu coinvolto nell'attacco con l'esplosivo a un convoglio valori delle Poste messo in atto dalla banda di Maniero. La giovane Cristina perse la vita, molti anche i feriti.
RICONCILIAZIONE

Ventinove anni dopo, ieri mattina, invitata a Campolongo per l'occasione dalle associazioni che si occupano di legalità, dall'altare ha preso la parola Michela Pavesi, che anche di recente ha dichiarato di non aver mai creduto alle parole di pentimento di Felice Maniero per la morte di sua nipote. Nel suo discorso la donna ha riferito di pensare sempre a Cristina ma anche ai giovani morti per la droga spacciata della mala del Brenta. A smuovere qualcosa, ieri, forse le parole della donna rivolte agli ex sodali di Maniero che si sono pentiti, contribuendo a portare giustizia, e che hanno pagato fino in fondo il loro conto. Così, quando la zia di Cristina è scesa dall'altare, le si è avvicinato un signore, abbracciandola. Era Gilberto Sorgato, ex membro della gang, che tempo fa aveva manifestato il desiderio di incontrare i familiari di Cristina per chiedere scusa del grande dolore provocato loro.
Gaia Bortolussi
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Il Gazzettino