L'abbraccio della comunità a Giulia Chen ha riempito di calore umano la chiesa di San Giacomo, abbattendo ogni steccato culturale, religioso e linguistico nel nome del comune...
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Richiamando alla speranza dettata dalla fede, il predicatore ha auspicato che da questi momenti tutti possano imparare a riempire di amore la propria vita relazionandosi sempre più con coloro che sono vicini. Nella funzione è intervenuto anche il parroco don Luciano Schiavo, che ha aperto le porte della sua chiesa esaudendo il desiderio dei genitori della bambina.
«Giulia si affacciava al mondo con stupore e speranza - ha detto il parroco - Il suo breve percorso ci affida un tesoro prezioso, la sua voglia di dare e ricevere amore». Nel corso del rito, scandito dai canti religiosi italiani della Corale parrocchiale di Ramodipalo e da quelli in lingua cinese del Coro della chiesa cristiana evangelica cinese di Rovigo, tanti hanno voluto raccontare chi era Giulia e donare un affettuoso ricordo. Nel racconto di Haifeng Chen, il papà di Giulia, la tragedia che la famiglia sta affrontando con l'aiuto della fede e con il conforto di tante persone. «Dopo l'operazione chirurgica a Rovigo, Giulia era stata trasportata a Padova sempre in stato comatoso - ha detto il genitore - Quando mia figlia se n'è andata, il suo viso era triste, ma poi ho scorto un'espressione sorridente. Giulia è tornata in cielo, sappiamo che un giorno la riabbracceremo anche se ora il dolore è inevitabile». Al termine del rito tutti i partecipanti hanno sfilato accanto alla piccola bara per salutare Giulia, e i bimbi hanno deposto una rosa bianca per l'amica.
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Il Gazzettino