Claudio De Min Se lo 0-0 dell'Inter contro la Roma aveva tutta l'aria di una frenata, la prima sconfitta della Juve assomiglia...
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Se lo 0-0 dell'Inter contro la Roma aveva tutta l'aria di una frenata, la prima sconfitta della Juve assomiglia ad un allarme: con un punto in due partite i bianconeri non solo hanno perso la testa ma adesso sentono alle spalle il respiro della Lazio, distante tre punti. Che poi non è neanche la classifica a preoccupare in casa Juve: con 23 partite da giocare, il meno due dall'Inter è tutto sommato un'inezia. E' che questa squadra non è più quella grigia ma granitica di Allegri e non è ancora quella spumeggiante che si immaginava. Oppure lo è, ma di tanto in tanto, a domeniche e a tempi alterni. Anche con la Lazio mezza partita abbondante giocata molto bene e un'ultima mezz'ora di grande sofferenza, fiamme e cenere, sprazzi di sarrismo alternati a pericolosi sbandamenti, come accadde mesi fa con il Napoli, per dire che in tutto questo tempo i passi avanti sono stati minimi. Colpa, certo, anche dei guai in serie: da Chiellini in poi è tutto un ko eccellente, da Douglas Costa a Khedira e adesso Bentancur (contro l'Udinese sarà ad esempio un'impresa per Sarri organizzare un centrocampo plausibile, e meno male che la trasferta di mercoledì a Leverkusen conta ormai zero), meno grave del previsto, ma assente per almeno due settimane, se tutto va bene, sennò fino a dopo la sosta. Segue a pagina 19
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Il Gazzettino