Juve-Allegri, gli insaziabili «E adesso Champions»

Juve-Allegri, gli insaziabili «E adesso Champions»
TORINO - La Coppa Italia al cielo, i giri di campo, i coriandoli e lo champagne negli spogliatoi. È finita con un «altro trionfo», il decimo degli ultimi cinque anni, la...

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TORINO - La Coppa Italia al cielo, i giri di campo, i coriandoli e lo champagne negli spogliatoi. È finita con un «altro trionfo», il decimo degli ultimi cinque anni, la «stagione memorabile» della Juventus. Dopo il campionato i bianconeri centrano anche la Coppa Italia, seconda doppietta consecutiva per la squadra di Allegri, che guarda già al futuro e punta con decisione «al sesto scudetto e a una grande Champions». Perché la Juve, sottolinea il tecnico juventino, «ha una tradizione importante e lotta sempre per vincere».

Con queste premesse le vacanze saranno davvero brevi per gli uomini mercato di Andrea Agnelli, che ha festeggiato nel modo migliore i sei anni di presidenza. Una vittoria tira l'altra e per farsi trovare preparati al via della prossima stagione è vietato fermarsi. Nell'agenda di Marotta e Paratici il primo appuntamento è con i vertici del Real Madrid tra una settimana, subito dopo la finale di Champions League, per parlare di Alvaro Morata. Gli spagnoli rivogliono l'attaccante allevato da Allegri e sono pronti ad esercitare il diritto di recompra per poi venderlo al migliore offerente.
Sul bomber ci sarebbero gli occhi di Chelsea, Arsenal, Manchester United e Psg, in una sorta di "domino" degli attaccanti che alla fine potrebbe riguardare anche la Juve. La squadra di Allegri non starà certo a guardare e, se come sembra dovrà davvero rassegnarsi a perdere la punta iberica, farà di tutto per rimpiazzarlo nel modo migliore. Stesso discorso per Cuadrado: lascia la Juventus per tornare al Chelsea dell'ex Antonio Conte con l'assist per il gol di Morata, una pagina di storia bianconera che anche per il colombiano sembra finire sul più bello.
Rimpianti nessuno per un club che quest'anno ha saputo vincere senza Pirlo, Tevez e Vidal quando tutti dopo dieci giornate la davano già per morto. All'orizzonte tante idee e qualche nome buono per continuare a scrivere la storia. Come quello di Berardi, talento italiano del Sassuolo volato in Europa League proprio grazie alla Coppa Italia della Juventus e pronto a vestire la maglia bianconera. Marotta ha un'opzione di riacquisto sull'attaccante, che sotto la Mole ritroverebbe Simone Zaza, suo compagno in Emilia e più che mai intenzionato a ritagliarsi uno spazio sempre più importante con la maglia della Juve, dove quest'anno ha realizzato 7 gol in 22 presenze.
Ma il vero trionfatore della stagione è Max Allegri. A chi dedica questa vittoria? «A tutti quelli che mi sono vicini, e quindi a mia figlia, alla mia compagna e ai miei genitori. Soprattutto a mia madre». Poi una battuta sulla Juve che non è ancora sazia: «La Juve ha una tradizione importante, lotta sempre per vincere - sottolinea Allegri - L'anno prossimo dovremo lavorare al meglio per vincere il sesto scudetto e per fare una grande Champions».

E infine: «Complimenti ai ragazzi, perché vincere non era semplice. Abbiamo incontrato un buon Milan, alla fine abbiamo rischiato anche l'1-1 sul tiro di José Mauri. Le finali sono così, bisogna essere bravi e anche un po' fortunati. Sono stati bravi i miei ragazzi, che hanno conquistato il terzo trofeo della stagione. Faccio un applauso anche alla società e ai tifosi, i quali pure stasera sono stati straordinari».
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Il Gazzettino