JESOLO Sono scappati dalla comunità nella quale erano stati condotti e sono

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JESOLOSono scappati dalla comunità nella quale erano stati condotti e sono tornati dai loro genitori. Sono i due fratelli adolescenti che lo scorso ottobre erano stati tolti alla...

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JESOLO
Sono scappati dalla comunità nella quale erano stati condotti e sono tornati dai loro genitori. Sono i due fratelli adolescenti che lo scorso ottobre erano stati tolti alla famiglia per intervento del personale del consultorio dell'Ulss 4 e delle forze dell'ordine, che avevano dato applicazione all'ordinanza del giudice che aveva stabilito l'allontanamento di due minori dai genitori. Decisione legata al fatto che da oltre un anno non andavano più a scuola. In ottobre i due ragazzi si barricarono in bagno, chiedendo di rimanere in quella casa. Ciò nonostante furono portati via, per la disperazione dei loro cari.

Ieri, a distanza di quasi otto mesi dall'allontanamento, i due adolescenti hanno fatto ritorno a casa. Alle prime luci dell'alba hanno lasciato la comunità nella quale si trovavano e si sono incamminati verso Jesolo. Non appena al centro si sono accorti della loro assenza è scattata la segnalazione alle forze dell'ordine. Ma anche ai genitori che hanno poi a recuperato i propri figli. Il rientro a casa è stato un momento particolarmente emozionante ma allo stesso tempo di tensione, per il timore delle ripercussioni legate a questo gesto. Nell'abitazione sarebbero già intervenute le forze dell'ordine per effettuare tutti gli accertamenti del caso.

Segue la vicenda il Comitato cittadini per la difesa dei diritti umani. Ieri mattina un volontario, appena informato dell'accaduto, si è recato all'abitazione della famiglia per valutare la situazione. «I ragazzi hanno detto semplicemente che vogliono vivere con i loro cari è stato spiegato vogliono andare a scuola e fare una vita normale come i loro coetanei. Ma con i loro genitori e nella loro casa. Per questo hanno lasciato il centro nel quale erano stati trasferiti. I genitori stanno vivendo emozioni contrastanti: passano dalla gioia di aver riabbracciato i loro ragazzi alla preoccupazione per quello che potrà succedere. Attendiamo l'esito degli eventi, auspicando che arrivino sviluppi positivi». L'allontanamento dello scorso autunno era avvenuto in un clima di forte tensione, con tanto di malore per il padre che cercava con tutte le sue forze di opporsi al provvedimento.
Giuseppe Babbo
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Il Gazzettino