Ira Alta Vita, mobilità revocata per 20 lavoratori

Ira Alta Vita, mobilità revocata per 20 lavoratori
Ira Alta Vita ha revocato la procedura di mobilità per 20 dipendenti eccedenti, deliberata lo scorso 21 giugno dal precedente Consiglio di Amministrazione, e richiesto alla...

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Ira Alta Vita ha revocato la procedura di mobilità per 20 dipendenti eccedenti, deliberata lo scorso 21 giugno dal precedente Consiglio di Amministrazione, e richiesto alla Provincia l'apertura di un tavolo di confronto per trovare una soluzione entro 30 giorni. L'azienda ha comunicato la decisione alle rappresentanze sindacali, alla Regione e alla Provincia. «L'eccellente assistenza e l'elevato standard qualitativo di servizio che Ira Alta Vita offre ai propri ospiti e pazienti - dichiara il presidente Fabio Incastrini - si mantengono grazie ad una gestione efficiente, rispettosa dei vincoli di bilancio, e che permetterà di disporre di risorse economiche per investimenti in nuovi servizi e riammodernamento delle strutture esistenti. Gli attuali standard assistenziali - rileva - superano del 22,50% i minimi di legge, anche senza l'apporto dei 20 dipendenti in eccedenza, dichiarati non idonei alle mansioni preposte secondo i parametri tecnico organizzativi previsti dalla normativa vigente. Ciononostante - prosegue - riteniamo importante, anche in considerazione dello scopo assistenziale su cui si fonda l'attività dell'Ente, raggiungere un accordo finalizzato alla ricollocazione del maggior numero possibile dei dipendenti non idonei allo svolgimento delle mansioni che, da diversi anni, sono state affidate a personale idoneo e turnista. Questo ha comportato un duplice costo che Ira Alta Vita non può più permettersi di sostenere. Ira Alta Vita prestando la massima attenzione alle esigenze dei propri lavoratori e delle loro famiglie, - conclude Incastrini - cercherà di ricollocare alcuni dipendenti all'interno dell'Ente, contestualmente offrirà agli altri dei percorsi formativi finalizzati alla riqualificazione, affinchè possano acquisire nuove competenze essere ricollocati nell'ambito degli altri enti della pubblica amministrazione».

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Il Gazzettino