Invasione da cimici, 4 milioni per risarcire i danni in Friuli

Invasione da cimici, 4 milioni per risarcire i danni in Friuli
LE RISORSETRIESTE Quattro milioni di euro in un anno: si quantifica anche in termini finanziari l'impegno dell'assessorato all'agricoltura per risolvere la problematica della...

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LE RISORSE
TRIESTE Quattro milioni di euro in un anno: si quantifica anche in termini finanziari l'impegno dell'assessorato all'agricoltura per risolvere la problematica della cimice marmorata asiatica che ha invaso il Friuli. Di queste risorse, 2,8 milioni sono destinati al ristoro dei danni mentre le restanti all'acquisto di reti anti insetti. Lo ha reso noto l'assessore Cristiano Shaurli ieri in Consiglio regionale rispondendo all'interrogazione di Mara Piccin (Fi) che ha invitato la Giunta a colmare il gap informativo riguardante i canali contributivi: «È positivo che la Regione inizi a indennizzare i danni ma tale sistema non è sostenibile nel lungo periodo se si considera che permangono decine di agricoltori in difficoltà con una media del 40% del raccolto danneggiato ma con picchi fino al 90%».

ALLEVAMENTI IN CRESCITA
La tendenza è quella dell'incremento: tra il 2000 e il 2010 le dimensioni medie degli allevamenti regionali di bovini sono passate da 27 a 43 capi. Il dato è emerso dalla risposta che l'assessore ha fornito a Giovanni Barillari (Misto). I bufalini allevati registrano un aumento dell'83,9% tra il 2002 e il 2016 mentre per gli equidi e caprini dopo il drastico calo degli anni '80 e '90 - i dati attestano oggi una situazione stabile sia per la consistenza di capi (+12,7% tra il 2012 e 2014 per i primi e +42,7% nel decennio 2007-2016 per i secondi) che di imprese allevatrici.
Tra il 2007 e il 2016 è proseguito il graduale aumento del patrimonio ovino in termini sia di capi (+81,9% da 11.044 a 20.085) che di numero di allevamenti (+69%). Riguardo ai suini, il totale si attesta a 258.500 a dicembre 2016 rimanendo costante. Per quanto riguarda la distribuzione dei carichi di azoto da affluenti zootecnici «si è confermata una situazione più che confortante e in costante miglioramento». Solamente un terzo dei Comuni del Fvg nel 2010 superava i 50 chilogrammi d'azoto zootecnico/ha Sau (superficie agricola utilizzata) comunale.

Elisabetta Batic
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Il Gazzettino