Intesa trasversale per conciliare lavoro e famiglia

Intesa trasversale per conciliare lavoro e famiglia
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PORDENONE - (lz) Sono oltre 300 in provincia le donne che nell'ultimo triennio hanno lasciato il lavoro durante i primi tre anni di vita del figlio. Costrette a questa difficile scelta - spiega la consigliera di parità della Provincia di Pordenone Chiara Cristini - dalla difficoltà di conciliare tempi lavoro-famiglia, per l'impossibilità di fruire di forme di orario parziale o flessibile, per la mancanza di familiari cui affidare i figli, per il costo elevato dei servizi alternativi». A queste si aggiungono le donne, generalmente un po' più avanti con gli anni, che alla cura dei figli devono affiancare o sostituire, quella degli anziani genitori. Nasce da questa constatazione l'accordo pilota siglato in Provincia per la promozione della conciliazione vita-lavoro, e che impegna numerosi enti e le associazioni che hanno un ruolo chiave nel mondo del lavoro, dalla Provincia a Confindustria, Confartigianato, Confcooperative, Legacoop, Confcommercio, Cgil, Cisl, Uil e Camera di commercio. «L'accordo - aggiunge Cristini - rappresenta una sperimentazione per affrontare in maniera concreta il fenomeno della conciliazione. I dati relativi all'occupazione femminile in provincia sono superiori sia al dato regionale che a quello nazionale, ma rimangono inferiori rispetto al valore maschile». Nel 2013, il tasso di occupazione femminile è stato del 56,5% a fronte del 72,7 maschile; il tasso di disoccupazione femminile è di 9,5% a fronte di un 6,7 maschile. Sottoscrivendo il protocollo, tutti i soggetti si impegnano anche a effettuare incontri quadrimestrali per promuovere buone prassi di conciliazione e a creare uno spazio web per le informazioni e monitorare l'efficacia dell'accordo.

«È una partita importante - dice il presidente della Provincia, Alessandro Ciriani - non solo per la famiglia ma anche per la qualità della vita e del lavoro».
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Il Gazzettino