Intesa Sanpaolo-Ubi, corsa agli advisor Il patto bresciano si prepara a dire «no»

Intesa Sanpaolo-Ubi, corsa agli advisor Il patto bresciano si prepara a dire «no»
L'OFFERTAMILANO Intesa Sanpaolo e Ubi Banca schierano le squadre degli advisor che assisteranno i due istituti nell'Offerta pubblica di scambio volontaria lanciata da Cà de Sass....

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L'OFFERTA
MILANO Intesa Sanpaolo e Ubi Banca schierano le squadre degli advisor che assisteranno i due istituti nell'Offerta pubblica di scambio volontaria lanciata da Cà de Sass. Intanto arriva la posizione della Fondazione Cassa di Cuneo che ha espresso il «sostegno e la condivisione della posizione assunta dal Comitato Azionisti di Riferimento (Car) di Ubi Banca» che la scorsa settimana ha bocciato l'Ops annunciata da Intesa Sanpaolo. L'ente cuneese l'altro giorno assieme al gruppo Radici ha ritoccato la partecipazione del Car verso il 20%.

Il gruppo bancario guidato da Carlo Messina avrà al suo fianco Mediobanca che agirà come lead financial advisor dell'operazione e coordinerà, con gli altri consulenti finanziari JpMorgan, Morgan Stanley & Co. International, Ubs Investment Bank e Equita Sim, le relative attività e relazioni con i mercati finanziari. In casa Ubi Banca, invece, Goldman Sachs affiancherà il Credit Suisse come advisor nella valutazione dell'offerta e delle possibili alternative rispetto alla proposta di Cà de Sass. La formazione dei consulenti che dovrà assistere il consiglio d'amministrazione di Ubi potrebbe non essere completa e allargarsi presto a una terza banca.
I PROSSIMI PASSI

In ambito Intesa Sanpaolo si lavora per presentare le istanze per le autorizzazioni da parte di Bce, Banca d'Italia, Ivass e le autorità straniere interessate. Entro il 7 marzo, inoltre, sarà presentato il documento dell'offerta alla Consob. Altro appuntamento è l'assemblea straordinaria dei soci, convocata per il 27 aprile per l'aumento di capitale finalizzato all'offerta. La prossima settimana si dovrebbe finalmente riunire il Sindacato azionisti che è il patto fra i soci di Brescia presieduto da Franco Polotti che raduna l'8,7%. L'orientamento della grandi famiglie bresciane aderenti al patto (Lucchini, Beretta, Folonari e Bazoli, che partecipa con lo 0,05%) dovrebbe ricalcare la posizione ostile nei confronti dell'Ops manifestata dal Car e dal Patto dei Mille. Si profila quindi un muro contro muro, dall'esito allo stato ancora incerto.
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Il Gazzettino