Infortuni sul lavoro, più morti e malattie professionali

Infortuni sul lavoro, più morti e malattie professionali
I DATIPORDENONE Più morti sul lavoro e più malattie professionali nel Friuli Occidentale. È il bilancio tracciato da Amedeo Bozzer, presidente provinciale dell'Anmil,...

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I DATI
PORDENONE Più morti sul lavoro e più malattie professionali nel Friuli Occidentale. È il bilancio tracciato da Amedeo Bozzer, presidente provinciale dell'Anmil, associazione mutilati e invalidi del lavoro. Il preoccupante trend emerge dal confronto tra i dati rilevati nel 2017 rispetto a quelli del 2016 e a quelli dell'indagine Inail 2017. Lo scorso anno gli infortuni sul lavoro in Italia sono cresciuti dell'1,3% rispetto al 2016, in regione dell'1,5% e nel Pordenonese dello 0,8%. Per quanto riguarda gli incidenti mortali, in Friuli Venezia Giulia l'aumento è superiore rispetto alla situazione nazionale. Si registra un raddoppio delle vittime del lavoro: si è passati dai 9 morti del 2016 ai 18 del 2017 e in provincia si sono registrati 6 decessi in più nell'anno appena terminato rispetto al precedente. L'ultimo incidente mortale si è verificato a Maniago il 23 novembre scorso.

MALATTIE
Al quadro già di per se complesso si aggiunge un altro dato preoccupante sulle malattie professionali: in Italia si sta assistendo a un calo, ma lo stesso non si può dire purtroppo né per la nostra provincia né per la nostra regione. La diminuzione a livello nazionale si attesta intorno al 3,6% mentre in Friuli si assiste a un incremento del 2,7% che raggia quota 5,6% nel Pordenonese. È indispensabile non abbassare mai la guardia - spiega il presidente Bozzer - sul tema della sicurezza sul lavoro non deve venire meno l'impegno di imprenditori, maestranze e istituzioni. Rendere gli ambienti di lavoro più sicuri rappresenta una priorità: gli strumenti esistono e lo dimostrano le tante realtà produttive virtuose. Non c'è risparmio che tenga quando c'è in gioco una vita: questo principio dovrebbe essere recepito a ogni livello di responsabilità. Per le vittime di infortunio il problema è rappresentato dalla difficoltà a riprendere il lavoro. A volte rientrano in azienda con una nuova posizione ma non idonea, altre si scontrano con la difficoltà a ricollocarsi e il risultato è che rimangono spesso disoccupate». Serve quindi un lavoro sinergico sul fronte della prevenzione e della tutela.
LE ISTITUZIONI

Da qui l'appello del presidente Bozzer: «Chiediamo la vicinanza delle istituzioni affinché sappiano essere sensibili alle nostre sollecitazioni, che dovranno trasformarsi in responsabilità dello Stato». L'Anmil provinciale sta lavorando molto coi giovani: l'obiettivo è promuovere la cultura della sicurezza partendo dalle scuole. Un obiettivo che nel 2017 è stato raggiunto con iniziative di successo. Nel 2018 nuovi e importanti progetti all'orizzonte. La formazione è uno dei punti cardine dell'attività dell'Anmil provinciale. Il 2017 è stato un anno da record: oltre mille studenti delle superiori sono stati coinvolti nel progetto In sicurezza si vince, organizzato con l'ufficio V del Miur, e nelle attività correlate. «Un progetto nato nel 2010 come Tornei Anmil sulla sicurezza, con la partecipazione di 48 studenti - ricorda Amedeo Bozzer - in 7 anni i numeri sono aumentati in maniera notevole, prova tangibile dell'importanza della nostra iniziativa. Le scuole oggi coinvolte sono 14 e oltre mille i ragazzi. Ringraziamo studenti, docenti e dirigenti scolastici che credono nel progetto, nonché associazioni, enti, Comuni di San Vito, Pordenone e Sacile, Friulovest banca, Ecointegra, Applika, Inail, Miur e Anmil Sport». In sicurezza si vince si divide in due parti, una formativa e l'altra sportiva.
Alessandra Betto
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Il Gazzettino